Risale al 4 ottobre l’offerta di Cds Holding per l’acquisto del Luigi Ferraris: Sampdoria e Genoa spiazzate dall’inserimento di un terzo soggetto
Dopo quasi una settimana di pec, litigi e difficoltà, tra Sampdoria e Genoa si è inserita Cds Holding, gruppo lombardo che ha formulato la propria offerta – non vincolante – per l’acquisto del Luigi Ferraris. Una mossa fatta lo scorso 4 ottobre, prima, quindi, della delibera di Genova Stadium e che ha sorpreso – e non poco – le due società.
Il gruppo, già protagonista dei lavori del Watrerfront e del Palasport, ha inoltrato la richiesta a Palazzo Tursi, inserendosi a tutti gli effetti nella corsa al Luigi Ferraris. Pronti 14,5 milioni per l’acquisto dell’impianto, con un rendering che ha dietro la firma prestigiosa dell’architetto Stefano Boeri, che si occuperebbe anche della rivoluzione dello spazio pubblico di fronte allo stadio.
Ferraris, la reazione di Sampdoria e Genoa all’offerta di Cds
Stadio Luigi Ferraris, l’offerta di Cds Holding è del 4 ottobre. I dettagli
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L’offerta ira a comprare sia lo stadio che Villa Piantelli. C’è la volonta da parte di Cds di rendere il Ferraris uno stadio di livello, pronto a ospitare le partite di Euro2032, con il Comune di Genova chiamato a una risposta entro venerdì 18 ottobre. Se il piano sarà accettato ci sarà la presentazione, come affermato dal dg Massimo Moretti a La Repubblica, del documento con il livello e l’importo preciso.
Si tratta di un colpo di scena. Sampdoria e Genoa erano ignare di questa offerta, che ha stupito, in particolare, i rossoblù, considerando le diverse riunioni sul tema degli ultimi mesi. E ora le due genovesi si trovano spiazzate.