Anche in Cittadella-Sampdoria Sottil ha rinunciato a puntare su Borini, ma il tecnico si giustifica: il mancato cambio è dipeso da Bereszynski
La Sampdoria esce dal “Tombolato” di Cittadella con uno 0-0 che non aiuta molto in classifica. Laddove tutte le dirette concorrenti hanno pareggiato, poteva essere l’occasione di rosicchiare qualche punto, ma anche i blucerchiati finiscono con armi, e soprattutto reti, bianche. La squadra di Andrea Sottil non è riuscita a segnare, nonostante il debutto stagionale di Estanis Pedrola e la presenza in campo di Gennaro Tutino e un Massimo Coda apparso, in verità, più stanco.
Eppure qualche arma in più per fare male la Sampdoria ce l’aveva in panchina. Uno è Nikola Sekulov, ma anche Fabio Borini, l’eroe del derby in cui ha segnato proprio da subentrante. L’uomo che i tifosi vorrebbero fosse impiegato più spesso, ma che ancora una volta Sottil non ha utilizzato. E che non sembra voler impiegare. Ampliando ancora di più i mormorii su questa situazione. Però l’allenatore blucerchiato ha dato la sua spiegazione sul perché abbia deciso di non mettere il “pirata” in campo.
Cittadella-Sampdoria, Sottil: “Borini ancora fuori? Bereszynski mi ha fatto spendere l’ultimo cambio”
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Nel post partita di Cittadella-Sampdoria, Sottil ha spiegato che tutto va ricondotto alle condizioni fisiche di Bartosz Bereszynski. Il capitano non era al meglio e ha costretto il suo allenatore a spendere l’ultimo cambio per mettere un difensore:
Bereszyński ha preso un colpo, era abbastanza stanco. È un giocatore che, tra nazionale e campionato, non aveva ancora rifiatato. Il cambio poteva essere anche un’ulteriore ingresso di una punta ma visto come stava il capitano ho preferito fare questa sostituzione. Altrimenti, molto probabilmente, avrei messo uno tra Borini e Sekulov, per andare a mettere un po’ più di intensità o cercare un colpo, e sicuramente Borini ha queste caratteristiche
Insomma, se il polacco non fosse stato così stanco, forse sarebbe scoccata l’ora di Borini. Oppure di Sekulov. Sottil lascia anche questo dubbio. Finora il duello fra i due l’ha sempre vinto il classe 2002. E intanto, ancora una volta, il numero 16 si è riscaldato a vuoto. In quest’occasione per “colpa” di Bereszynski.