Il presidente Manfredi ribadisce che l’obiettivo della Sampdoria è la Serie A, da raggiungere però senza fretta. La spiegazione
Dopo un anno di transizione in Serie B, è stato lo stesso Matteo Manfredi a chiarire, a inizio stagione, che la Sampdoria avrebbe avuto un solo obiettivo in quest’annata: tornare in A. Per come è stata costruita la squadra, per gli investimenti fatti e programmati finora, da lì non si scappa. I blucerchiati devono centrare il bersaglio e riportare la piazza, il club e i tifosi nella categoria a cui appartengono.
Ma, recentemente, il presidente della Sampdoria ha fatto una precisazione. L’obiettivo è quello di tornare in Serie A e bisogna perseguirlo con il massimo sforzo in questo campionato. Ma non è una questione di vita o di morte per la società doriana. Alcuni giorni fa Manfredi aveva detto che, in caso di mancata promozione, il club non sarebbe affogato. A Sky Sport, poi, ha precisato ancora:
Obiettivo? Essere la Sampdoria, una squadra con un’infrastruttura e con tifosi da serie A. Non ci diamo scadenze, non abbiamo fretta, non dobbiamo farci prendere da quest’urgenza. Sappiamo benissimo qual è il nostro dovere, abbiamo fatto un grande passo avanti ma il campo sarà il giudice supremo
Sampdoria, Manfredi: “Questo club è da Serie A, ma non facciamoci prendere dall’urgenza”
Sampdoria, Matteo Manfredi: obiettivo Serie A? Non c’è fretta
LEGGI ANCHE Sampdoria, è l’ora di Ebenezer Akinsanmiro: titolare col Brescia?
Manfredi, in sostanza, si rimette al giudizio del campo. Se le cose vengono fatte bene a monte, in preparazione alla partita del weekend, non è detto che poi venga tutto di conseguenza al novantesimo minuto. Così come a fine campionato. La Sampdoria deve tornare in Serie A e deve farlo quest’anno, perché è l’obiettivo dichiarato. Ma non deve diventare un chiodo fisso, afferma il presidente.
Sicuramente la società non crollerebbe finanziariamente in caso di fallimento della rincorsa al massimo campionato, seppure avrebbe degli svantaggi. Però resterebbe in piedi. Anche per questo, la squadra di Andrea Sottil non deve farsi sopraffare dall’urgenza di vincere a ogni costo, col rischio di ottenere un risultato controproducente. L’obiettivo, insomma, deve rimanere tale e non trasformarsi in ossessione.