Albisetti ha parlato in esclusiva a Club Doria 46 a proposito dei piani economici della Sampdoria già dal mercato di gennaio per la Serie A…
La Sampdoria sul campo fatica a trovare continuità, dopo una serie di risultati utili i ragazzi di Andrea Sottil erano entrati in zona play-off agganciando il settimo posto. Adesso invece il pareggio col Cittadella e la sconfitta contro il Brescia hanno fatto scivolare i genovesi alla nona piazza cadetta.
Ma oltre alla vicende di campo c’è anche da analizzare quelle economiche, infatti la proprietà ha speso molto e investito per salvare il club un’estate fa e ora l’obiettivo Serie A è l’ancora di salvezza per riportare il club ligure ai livelli degli anni passati. Il tal senso l’esperto di finanza Roberto Albisetti ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva a Club Doria 46, ecco le sue parole sui ricavi blucerchiati:
Quest’anno siamo rimasti in B. Il piano presentato aveva previsioni molto migliori di quello che si è dato. Davano probabilità di venire in Serie A 30-35% anno scorso e quest’anno di circa il 70% (opinione sua). Due cose: la società l’anno scorso ha perso perché ha avuto meno ricavi e ha dovuto svendere. Manfredi e il suo gruppo è abituato a fare queste cose, anche se non in ambito sportivo. Radrizzani c’è sempre, ma si è messo in disparte, ma non so bene perché (dice che secondo lui non vuole apparire troppo)
Sono motivate anche perché devono rispondere agli investitori. La riduzione dei ricavi è stata del 30% tra il 2022 e il 2023. Hanno anche dovuto fare svalutazioni per sfoltire la rosa: siamo intorno ai 25-26 giocatori lasciati andare. Tra Gabbiadini e Murillo 12-14 milioni di minusvalenza circa 7 per Manolo, 5-6 per Murillo. Il costo della ristrutturazione è alto e hanno ridotto di un terzo la società come totale di bilancio
La società sta ancora facendo i conti col passato, ma per il futuro del club genovese servirà un altro sforzo
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Inoltre l’esperto si è soffermato sulla ristrutturazione del debito blucerchiato, e del fatto che alla proprietà non basterà gestire il capitale. Ma, anzi, si dovrà investire sensibilmente se si vuole riportare la Sampdoria ai fasti di un tempo. Non quella dello scudetto ma, almeno, una squadra in gradi di disputare la Serie A con grande continuità e regolarità. Ecco le sue parole:
Quest’anno non sappiamo ancora. Hanno tre margini: uno avere buoni risultati e tornare in Serie A. Poi dipende dalle plusvalenze. Anno scorso giocatori in prestito, quest’anno già a gennaio dovranno vendere per fare cassa. I pezzi buoni dovranno essere valorizzati, come Pedrola, che a luglio se si mette in mostra andrà via. Loro non dicono che se il piano non si realizza non possono andare di nuovo dai creditori e rinegoziare anche perché hanno fatto ristrutturazione favorevole allungando i prestiti a 30 anni. Dovranno mettere mano al portafoglio aumentando gli investimenti
Ecco invece un passaggio relativo alla cifra da investire in questo presente, infatti da gennaio Pietro Accardi potrà intervenire nelle lacune della rosa e la proprietà dovrà (con grande probabilità) fare un altro sforzo economico. L’analisi di Roberto Albisetti:
Devono ancora ripianare perdite pregresse, ma i 30 milioni id euro di quest’anno pesano. E ci saranno altre perdite nel 2024. Magari non 30, ma 20. In più devono solidificare struttura e raddrizzare la squadra. Nei prossimi 6-12 mesi dovranno mettere altrettanto di quanto messo. Altri 50-60 milioni. Senza Serie A rischio? Questi la fanno andare avanti, anche se non so quanto Manfredi abbia capito di come viene vissuto lo sport a Genova. Gli stranieri o hanno portafoglio gonfio e non pensano a quanto investono oppure sono più prudenti. I nostri sono più prudenti. Radrizzani è ancora tra gli investitori. Abbiamo giocatori che devono dare di più
La chiusura invece sull’atteggiamento di altri club, soprattutto in sede di mercato 12 mesi fa. La proprietà da qui a un anno dovrà intervenire anche perché gli introiti generati difficilmente potranno ripagare mercato e stipendi, ecco cosa ha detto:
Nel 2023 siamo stati oggetto di avvoltoi, soprattutto come diritti alle prestazioni di giocatori. Credo che Radrizzani all’inizio si sia orientato verso Paratici ed è uno che se ne intende e ha rete di contatti formidabili e potrebbe aiutare la Sampdoria. Gli investitori nel corso di 6-12 mesi dovranno intervenire perché non saranno sufficienti gli introiti. Se vogliono provare ad andare in Serie A a gennaio devono investire