Incontro decisivo tra Genoa, Sampdoria e Cds Holding per il Luigi Ferraris: tre gli scenari per l’acquisto e la ristrutturazione dello stadio
Sono giorni importanti per il progetto dello stadio Luigi Ferraris. Nella giornata di oggi (venerdì 8 novembre, ndr), Sampdoria e Genoa avranno un incontro decisivo con Cds Holding, il gruppo che stra gestendo anche lo sviluppo del Waterfront e del nuovo Palasport. C’è da decidere chi e in che misura acquisterà lo stadio e si occuperà dei lavori di ristrutturazione, necessari per puntare a ospitare le partite di Euro2032.
Sono tre gli scenari che propone Il Secolo XIX. Il primo, che sarebbe quello più probabile, è la formazione di una nuova Newco, che vedrebbe la partecipazione di Sampdoria e Genoa, con a capo Cds Holding, che lascerebbe la gestione dello stadio alle due genovesi dopo la fine dei lavori.
Stadio Luigi Ferraris, resiste la Newco di Sampdoria e Genoa?
Luigi Ferraris, incontro decisivo tra Sampdoria, Genoa e Cds Holding: tre scenari per lo stadio
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Il secondo scenario, invece, porterebbe a una ripresa della Genova Stadium, la Newco precedentemente formata tra blucerchiati e rossoblù, che, per il momento, non ha raggiunto lo scopo di formulare un’offerta, ma esiste ancora, al netto delle dimissioni del presidente Francesco De Gennaro e dell’amministratore delegato Andrea Cardinaletti.
Infine, l’ultima strada porterebbe al fatto che Genoa e Sampdoria, anche senza la Genoa Stadium, possano sfruttare Cds Holding come “contractor” ovverosia come semplice esecutore dei lavori, che sarebbero quelli dell’architetto Hembert Penaranda (il progetto caldeggiato da Sampdoria e Genoa) e non quelli proposti, in fase di offerta al Comune, dalla stessa Cds, che aveva presentato una proposta per l’acquisto da 14,5 milioni.