Andrea Sottil potrebbe giocarsi la panchina affrontando il Palermo, lo stesso che accadde a Pirlo l’anno scorso. E le similitudini non finiscono qui
Nella crisi di risultati in cui è piombata la Sampdoria dopo la sconfitta per 3-0 contro il Pisa, c’è ancora Andrea Sottil a fare da timoniere. Il tecnico, che è subentrato già a stagione in corso ad Andrea Pirlo, resta in carica almeno fino al Palermo, contro cui Matteo Manfredi e Pietro Accardi si aspettano una reazione e la vittoria. L’incrocio coi rosanero, che sarà dopo la sosta, potrebbe essere quindi molto determinante per le ambizioni di classifica dei blucerchiati e la permanenza del loro attuale allenatore.
Così come lo era stato per Pirlo nella passata stagione. Non tanto lo scontro playoff, in cui la Sampdoria cadde malamente e disse addio alle ambizioni playoff. Nemmeno il 2-2 rimediato al “Barbera”, con il primo goal tra i professionisti di Giovanni Leoni. Bensì quello all’andata, a Genova, andato in scena alla dodicesima di Serie A. Sottil giocherà invece in Sicilia alla quattordicesima, ma sarà per lui la numero 11 in Serie B coi blucerchiati.
Per lui quest’anno e per Pirlo l’anno scorso, l’incrocio col Palermo è dirimente. Nella passata stagione la Sampdoria ha affrontato i rosanero di Eugenio Corini a Marassi quando erano sedicesimi in classifica, a 10 punti dopo 12 gare disputate, con 2 vittorie e 6 sconfitte, e venivano da un’umiliante 4-0 subito in Coppa Italia, contro la Salernitana. Che, curiosamente, è stata fatale a Pirlo proprio quest’anno, con il 3-2 subito in rimonta all’Arechi.
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Per cui la Sampdoria allora doveva vincere per forza, altrimenti il tecnico sarebbe stato esonerato. A Marassi La Sud aveva esposto uno striscione in cui chiedeva senza mezzi termini una svolta. Che è arrivata con un successo per 1-0 grazie al goal di Fabio Borini. Pirlo avrebbe poi definito quella partita come la più importante della stagione. E aveva ragione, perché da lì il passo tenuto dai suoi giocatori è stato piuttosto positivo, un ritmo da playoff che infatti ha condotto allo spareggio proprio del “Barbera”.
Anche questa volta, invece, non sarà uno spareggio per la Serie A, ma una lotta tra due squadre costruite per salire direttamente ma in crisi di risultati. Alessio Dionisi rischia un po’ meno di Sottil, che come il suo predecessore è chiamato a vincere. La situazione attuale della Sampdoria è migliore di quella dell’anno scorso, è dodicesima a 15 punti, però solo due lunghezze sopra i playout. E se l’attuale allenatore è stato chiamato per la svolta, ancora non si è vista in modo sistematico.
I risultati sono altalenanti e ora i tifosi vogliono risposte più concrete. Per cui Sottil si gioca tutto o quasi proprio contro il Palermo, come Pirlo l’anno passato. E un’altra similitudine tra le situazioni è il ritiro.
Il presidente Manfredi, prima della partita a Marassi del 4 novembre 2023, aveva voluto che i giocatori facessero un ritiro anticipato all’Ac Hotel. Invece che una notte, quella subito prima del matchday, avevano fatto due pernottamenti in albergo. Questa volta la misura è un po’ più drastica, la squadra è già in ritiro e mancano dodici giorni alla sfida. Però resta che il numero uno della Sampdoria ha deciso che fosse necessario compattarsi tutti, senza distrazioni ulteriori. Sia per quella partita, sia per questa. Due stagioni diverse, due allenatori diversi, ma accomunati dalla situazione di difficoltà. E dal Palermo come crocevia del futuro.