Nicolini pensa già ai playoff: la Sampdoria non deve fare calcoli e deve recuperare posizioni, perché il quarto posto può fare la differenza
Serve una svolta. Il campionato della Sampdoria ha bisogno di qualcosa di più di quanto visto finora, con la squadra dodicesima e troppo lontanta dalla vetta. I 15 punti di distacco dal Pisa capolista e i 13 dal Sassuolo, secondo, suonano quasi come una condanna alle ambizioni di promozione diretta, ma rimangono ancora i playoff.
Il campionato non va affrontato per fare 0-0. Enrico Nicolini è molto chiaro su questo aspetto. La Sampdoria deve puntare comunque a recuperare punti, anche perché, in ottica playoff, arrivare quarti o quinti fa differenza. Bisogna scongiurare il pericolo del turno preliminare, quello affrontato l’anno scorso a Palermo:
Va poi capito che non possiamo puntare allo zero a zero, dobbiamo recuperare punti e vincere. In attacco bisogna osare. Lo sai che non puoi arrivare primo o secondo, hai mancato l’obiettivo di inizio stagione, però puoi resettare, devi resettare perché arrivare quarto o quinto a questo punto diventa fondamentale. Bisogna iniziare a fare punti e prestazioni importanti prima di gennaio. Poi a gennaio puoi rinforzarti e arrivando quarto o quinto, se sei solido, puoi comunque puntare a vincerlo il mini-torneo che sono i playoff.
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A Palermo ci sarà il tanto atteso cambio di modulo. Il 24 novembre, al Renzo Barbera, la Sampdoria dovrebbe abbandonare la difesa a tre per giocare con un 4-2-3-1 o un 4-3-3 che, comunque, comporta l’utilizzo della difesa a quattro. Nicolini, a Telenord, ipotizza come possono schierarsi i blucerchiati, con gli uomini nei loro ruoli:
Secondo me a Palermo puoi giocare tanto 4-2-3-1 quanto 4-3-3, dal centrocampo in su nel primo caso hai Meulensteen e Kasami, nei tre da destra a sinistra hai Depaoli, Akinsanmiro e Pedrola e punta centrale Tutino. Nel secondo caso puoi arretrare Akinsanmiro sulla linea con Meulensteen e Kasami e mettere Depaoli e Pedrola esterni d’attacco puri. Al di là di Depaoli che è più un esterno che un attaccante, in entrambi i casi hai gli uomini nei loro ruoli.