Dopo tutti gli atti vandalici contro il Molo dell’Amicizia di Luca Vialli, anche la leggenda della Sampdoria Bonetti dice la sua
Imbrattare il Molo dell’Amicizia a Genova Quinto? Un gesto stupido e fine a se stesso. E inutile anche, perché ogni volta la fede sampdoriana e l’amore per i colori e le leggende che hanno calpestato quel luogo simbolico finiscono per essere più forti. Ivano Bonetti non usa mezzi termini per condannare i vari episodi in cui i murales sono stati vandalizzati o le sciarpe della Sampdoria strappate o tagliate via, come dopo l’ultimo derby di Coppa Italia.
Anche di recente il Molo ha subito un ennesimo atto di vandalismo (Sampdoria, vandalizzato ancora il Molo dell’Amicizia di Luca Vialli), senza rispetto per il luogo, per le persone e i valori che rappresenta e ricorda, per i tifosi che lo ritengono un posto del cuore. E Bonetti, leggenda blucerchiata che sta portando avanti con tutto se stesso la memoria di Gianluca, nell’intervista esclusiva a ClubDoria46 ha voluto mandare un messaggio di aperta condanna per chi compie gesti del genere:
Mi fa male, l’essere umano non finisce mai di stupirmi. Chi fa queste cose dopo va via e si sente un animale, che senso ha. Certamente se vuole scaturire una cosa negativa deve sapere che sta sbagliando, perché si farà il Molo sempre più bello. Chi fa le cose per amore non ha limiti, l’odio è fine a se stesso. E’ qualcosa fatto da persone che non stanno bene, l’invidia e l’odio ti condannano. Le persone poi faranno il Molo sempre più bello, che facciano poco gli stupidi. Sono persone idiote
Molo dell’Amicizia, Bonetti: “Vandalismo gesto stupido e senza senso. Ogni volta poi diventa più bello”
Sampdoria, Ivano Bonetti: Molo dell’Amicizia vandalizzato? Sono animali…
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E, in effetti, Bonetti ha ragione. Dopo ogni imbrattamento o vandalismo, il Molo è sempre risorto a vita nuova, ancora più bello di quanto non fosse prima. L’episodio più recente ad esempio: il 7 novembre la vernice nera ha macchiato i murales dedicati a Luca Vialli, il 10 già i volontari avevano rimosso quasi tutte le scritte infestanti, lasciandone qualcuna come monito per qualche giorno. Il 17 novembre era tutto a posto come prima, forse anche più splendente.
Le recenti mareggiate sferzano il Molo come fossero delicate carezze. Il mare non devasta un luogo così. Può farlo solo chi non capisce i valori che trasmette, i ricordi che rievoca…