Cassano duro su Ranieri, nuovo allenatore della Roma: l’ex calciatore della Sampdoria esprime stima umana per Sir. Claudio, ma a livello tecnico…
Dopo aver esonerato Daniele De Rossi, dopo aver cacciato anche Ivan Juric in una spirale di grandi difficoltà, la Roma si è affidata alla sua ultima spiaggia. Un allenatore di grande esperienza, autore di altre imprese importanti nel calcio italiano e non solo, ma soprattutto una persona romana, amata dai tifosi, anche perché lui in primis lo è.
Claudio Ranieri ha accettato di interrompere il suo pensionamento per accettare il terzo incarico da allenatore della Roma. Una scelta che ha fatto col cuore, per riportare in alto il club giallorosso. Ma il tecnico non è partito bene, ha subito un 1-0 in casa del Napoli con una prestazione e alcune scelte tattiche che, per il momento, non hanno convinto.
In particolare Antonio Cassano si è espresso senza mezzi termini su Ranieri e sulla scelta della Roma di affidarsi a lui per risolvere i tanti problemi che affliggono Trigoria.
Ex Sampdoria, Cassano: “Ranieri? Stima umana, ma non capisco che messaggio voglia dare alla squadra”
Ex Sampdoria, Antonio Cassano duro su Ranieri: alla Roma non dà niente…
LEGGI ANCHE Sampdoria, i dubbi di Emanuele Giaccherini: ora è dura per la Serie A…
L’ex calciatore della Sampdoria, nella sua trasmissione Viva el Futbol con Daniele Adani e Nicola Ventola, ha detto di stimare l’allenatore della Roma (anche lui con un passato blucerchiato) dal punto di vista umano, ma che in questa situazione non può dare granché alla piazza giallorossa:
Il calendario ora è complicato. Ha preso un allenatore come Ranieri, che stimo come persona, un profilo alla Trapattoni che però non ti dà niente. Ha schierato un 4-5-1 nel quale ho faticato a trovare il senso. Non capisco quale messaggio voglia dare alla squadra. A Napoli ha tolto Pellegrini dopo un tempo, nel post partita poi ha detto di aver visto cose positive, proprio come diceva Juric. Non so cosa abbia visto. Hummels non gioca mai e infatti fatica. Non so quale sia la medicina giusta per la Roma, conosco bene la piazza. Noi nel 2005 ci salvammo alla penultima giornata, ma avevamo una squadra con tanti campioni. Quando ti ritrovi nei bassifondi della classifica, aumentano le pressioni, la città diventa un disastro, le gare in casa un incubo. Noi ne venimmo fuori non so come