Inter-Sampdoria è stata ormai consegnata agli archivi e le scelte di Claudio Ranieri hanno lasciato tanti dubbi e interrogativi
Inter-Sampdoria è stata consegnata agli archivi, ma le domande sulle scelte fatte da mister Ranieri continuano ad essere argomento di discussione. Il cambio di modulo, con il via libera alla difesa a tre, era ampiamente anticipato, così come la possibilità di vedere qualche sorpresa a San Siro. La Sampdoria che è scesa in campo contro i nerazzurri, però, ne aveva più di una e come l’undici titolare è stato ufficializzato scetticismo e curiosità hanno iniziato a farla da padroni.
Ranieri non si è mai nascosto, nemmeno con i giornalisti, facendo capire chiaramente che per questo finale di stagione ci sarà bisogna di tutti. Giocando ogni tre giorni le rotazioni saranno importanti e la condizione fisica sarà tenuta sempre e costantemente sotto la sua lente d’ingrandimento. Metro delle sue scelte su chi scenderà in campo da primo minuto. Così come la questione Coronavirus avrebbe influenzato ogni decisioni del tecnico romano.
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Proprio il Coronavirus è uno dei motivi che avrebbero spinto Ranieri a mandare in campo determinati uomini piuttosto che altri. Nelle interviste e conferenza stampa, di questi giorni, aveva spiegato che secondo lui i calciatori, che hanno dovuto fare i conti con il Covid, fanno più fatica a recuperare. Escludendo la possibilità di giocare una volta ogni due giorni. Visto chi è sceso in campo, però, qualche dubbio sui numeri dei positivi inizia a circolare. Se la Sampdoria ha comunicato che ben otto tesserati erano stati colpiti, con Gabbiadini (grande escluso dalla partita di San Siro) e Ekdal ‘ad aprire le danze’ dei comunicati della società di Corte Lambruschini. Forse Vieira e Tonelli (che comunque ha lavorato a parte a Bogliasco nei giorni antecedenti alla sfida con l’Inter) potrebbero essere stati positivi, ma la notizia non è uscita dagli ambienti blucerchiati.
Sicuramente mercoledì sera all’Olimpico toccherà proprio a loro: Gabbiadini, Vieira e Tonelli. E la Sampdoria è chiamata non replicare, in nessuna maniera, il primo tempo fornito a San Siro. Questo Ranieri lo sa e lo ha chiesto ai suoi, ritiene che la partita contro la ‘sua’ Roma sia più abbordabile. E quindi dovrebbe scendere in campo una formazione meno rimaneggiata. Questa potrebbe essere un’altra motivazione delle tante sorprese di domenica sera.
L’ultimo, ma non meno importante, dei possibili perché è ovviamente legato al calendario dei blucerchiati: dopo Inter e Roma arriveranno gli scontri diretti. Bologna, Lecce e Spal. Gare cruciali per le ambizioni dei blucerchiati, il classico ‘dentro o fuori’. Queste partite saranno, molto probabilmente, il viatico che porterà alla salvezza. Ci sarà bisogno di tutti e tutti con il maggior numero possibile di minuti nelle gambe.