Non c’è solo il mercato dei giocatori ma anche quello dei diritti tv. La Serie A è pronta per essere acquistata ad un prezzo maggiore rispetto al passato…
Continua a far discutere in Lega l’argomento relativo ai diritti tv della Serie A. Con la stagione che è ripresa, l’intenzione del ministro Spadafora è quella di portare il campionato “in chiaro”, ma la strada sembra essere davvero troppo tortuosa.
Nel frattempo si è fatto avanti un nuovo gruppo proveniente dagli Stati Uniti. Direttamente da Boston, la Advent international ha messo gli occhi sul campionato di Serie A, andando ad aggiungersi alla CVC Capital tra gli interessati, contrastando quindi la “minaccia” di sciopero da parte dell’attuale gruppo Beln Sports che trasmette la Serie A in ben 35 paesi. Questa situazione potrebbe regalare clamorosi colpi di scena sul tema dei diritti tv.
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L’offerta della CVC è quella dell’acquisto del 20% del valore di 2 miliardi di euro che potrebbero salire a 13 se le proposte diventano decennali, garantendo ai club di Serie A 1,4 milardi l’anno dai diritti tv. I club cosi facendo però perderebbero autonomia perchè diventerebbe il gruppo a “comandare“.
L’altro problema riguarda la Legge Melandri. L’attuale legge prevede almeno un intermediario per il mercato nazionale a cui concedere la licenza per commercializzare il prodotto. Bisognerebbe quindi modificare la legge in atto per dare la possibilità ai gruppi esteri di prendere “pieni poteri”.
La Beln Sports invece si trova ad affrontare il problema legato alla pirateria. Lo scorso weekend non ha trasmesso le partite a causa del rischio di mancati introiti causati dai siti pirata. Sembra che al centro della polemica ci sia la mancanza di difesa da parte della Lega contro la pirateria. La Lega dovrà adoperarsi per mantenere gli accordi presi con la Beln.
Infine c’è il via concesso alla Rai per trasmettere su Rai 2 gli highlights delle partite, risolto il problema con l’Antitrust che ha impedito la trasmissione già da ‘prima giornata’.