Fabio Quagliarella è alla ricerca del goal perduto. Ne ha segnato uno solo su rigore. Un anno fa di questo periodo erano 5 con l’aggiunta di quattro assist. A volte basta una scintilla per far riaccendere il bomber e non fermarlo più…
Una stagione faticosa per Quagliarella. Il bomber per eccellenza della Sampdoria vive un momento di digiuno come poche volte gli è accaduto in carriera. Non segna (tra l’altro su rigore) dalla disastrosa trasferta di Sassuolo (suo unico goal in questa stagione). Da lì in poi il nulla per lui. Per fortunnon per la Sampdoria che con ha trovato Ranieri un maestro da seguire…
Un maestro venuto da lontano pronto a ridargli fiducia, dargli la forza e qualche goal. Bastano le parole, a volte una carezza, o anche uno stimolo che può venire da frase come: “Mo’ quella porta la devi spaccare in due…”.
Ci siamo immaginati così il primo incontro tra Sir Ranieri da Testaccio e Fabio Quagliarella sovrano di Castellammare di Stabia: un uomo con una missione e l’uomo che può essere il mezzo ideale per compierla. “Prima Fabio non vedeva nemmeno la porta, ora in allenamento fa sempre goal… Ho la sensazione che tornerà”. Parole sante ma non ancora benedette dai fatti. E ora servono soprattutto quelli, i fatti, cioè i goal.
Basterebbe un suo risveglio per tirare fuori la Samp dalle grinfie della lotta salvezza. Ranieri lo sa e lo aspetta: a Cagliari deve esserci obbligatoriamente, perché ogni momento è buono per riscatenare la belva che l’anno scorso fu capocannoniere della Serie A. In allenamento va a mille, ma è la partita che conta, è lì che devi tornare a fare la differenza.
Continua Fabio, io dico, tu fai. Siamo d’accordo? Tira il pallone, prendi il pallone, tira il pallone, prendi il pallone… Ricordati il respiro, quello è importante. Tira il pallone, prendi il pallone, tira il pallone, prendi il pallone dalla rete, dai che ne facciamo un altro…