Nel post partita di Sudtirol-Sampdoria, il tecnico Fabrizio Castori ha commentato la vittoria ottenuta e ha parlato delle tensioni viste in campo.
La Sampdoria è uscita sconfitta dalla sfida del Druso di Bolzano nella sfida contro il Sudtirol. Una Sampdoria che ha chiuso la partita in nove uomini per le espulsioni di Alex Ferrari e capitan Fabio Depaoli. Quella del Druso è stata una partita molto nervosa, con parecchi scontri in campo e non come il battibecco tra Alex Ferrari e l’allenatore Fabrizio Castori.
Nel post partita il tecnico Fabrizio Castori ha parlato in conferenza stampa, tra le domande fatte non poteva mancare quella sulle tensioni in campo tra le due squadre, il tecnico ha ammesso che è normale quando si scontrano due squadre molto aggressive.
E’ stata una partita tosta, una battaglia tra due squadre molto aggressive, molto fisiche quindi è normale che la partita sia stata di un livello fisico sostenuto
Sudtirol-Sampdoria, Castori soddisfatto dei tre punti
Sudtirol-Sampdoria, Fabrizio Castori: tensione in campo? normale tra due squadre molto aggressive. Sulla vittoria…
Con la vittoria ottenuta contro la Sampdoria, il Sudtirol aggancia i blucerchiati in classifica a quota 28 punti conquistati, riportando i blucerchiati in zona playout.
Nel corso della conferenza stampa, il tecnico che non gli interessava come ma contro la Sampdoria importava solo vincere per fare un bel balzo in classifica.
Sono veramente contento, perché sono tre punti preziosi. Il percorso intrapreso è quello giusto, abbiamo fatto la partita che volevo e che chiedevo. Io adesso dico che noi ci siamo portati a casa una vittoria importantissima per noi per il nostro campionato e per la nostra classifica. Non era facile vincere ci siamo riusciti, abbiamo giocato la partita come dobbiamo giocare noi a ritmo intenso e alto. C’è stata velocità e ci sono state verticalizzazioni. Una volta che siamo rimasti in superiorità numerica ci siamo proiettati in avanti, la cosa che ci caratterizza e l’abbiamo portata a casa. Non importa come, oggi contava vincere