Il nuovo allenatore del Parma, Cristian Chivu, già convinto da Giovanni Leoni, l’ex Sampdoria ha ricevuto l’investitura dal leggendario difensore
Giovanni Leoni può davvero diventare grande. A pensarlo non è una persona qualsiasi, ma uno che di difendere se ne intende. E che ora è pure diventato l’allenatore del classe 2006. Cristian Chivu, iconico difensore dell’Inter, ha da poche settimane preso il posto di Fabio Pecchia alla guida del Parma e si è ritrovato una rosa molto giovane, sulla quale può e vuole lavorare.
Del resto lui è abituato, perché proviene dalla Primavera dell’Inter e, in questo campionato, ha avuto a che fare con i coetanei di Leoni. Solo che l’ex centrale della Sampdoria dall’anno scorso ha fatto il grande salto e, in appena sei mesi, è passato dalla C alla Serie A, dal Padova al Parma. Così Chivu, anche se è appena arrivato, ha già intuito le potenzialità del ragazzo, come ha dichiarato nella conferenza stampa precedente alla sfida contro l’Udinese:
Mi fa piacere allenare una delle squadre più giovani d’Europa, abbracciare questo progetto e trasmettere quello che serve come approccio alla partita, cosa serve per fare il salto di qualità. Leoni sappiamo tutti quello che può diventare, sta a noi e sta a lui capire. La carta d’identità non conta nel calcio, siamo giovani, siamo bravi e possiamo far meglio
Ex Sampdoria, Chivu: Leoni? Sappiamo tutti quello che può diventare…”
Ex Sampdoria, Cristian Chivu si gode Giovanni Leoni: la carta d’identità non conta…
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Insomma, Chivu sembra voler dare la possibilità a Leoni di giocare, esattamente come aveva cominciato a fare Pecchia. L’ex blucerchiato, che ha compiuto 18 anni a dicembre, ha saltato la partita d’esordio del tecnico romeno per squalifica, ma recentemente ha prolungato il contratto col Parma fino al 2029. Un attestato di stima da parte del club, che vuole blindarlo anche per aumentarne il valore.
Stima che sembra avere anche il suo allenatore, per il quale non conta la carta d’identità. Stesso ragionamento che aveva fatto Andrea Pirlo a Genova, quando non ci aveva pensato due volte a gettare Leoni nella mischia.
Ora anche Chivu non ha paura di puntare sul classe 2006, che, secondo lui, ha margini di miglioramento esponenziali. Sta però al ragazzo entrare nella mentalità giusta per continuare a fare quei progressi che ha in potenziale. Ma se ha fatto questo salto di due categorie in così poco tempo, se ha saputo giocare le prime 7 partite in Serie A senza sfigurare, con anche un goal segnato, ha già dimostrato di avere la testa giusta.