Mattia Baldini ha vissuto cinque stagioni alla Sampdoria: la più difficile nel 2023, quando i giocatori non volevano venire a Genova
Un altro doppio ex di Sampdoria-Palermo è Mattia Baldini. Il dirigente ha iniziato la sua carriera in rosanero nel 2010 per poi vivere cinque anni in blucerchiato in mezzo a moltissime difficoltà, culminate con la retrocessione del 2023. Prima dell’addio definitivo.
Dal 2011 al 2014 il primo triennio alla Sampdoria, poi Sassuolo, Cagliari e Bologna prima del ritorno nel 2021, raccontato all’edizione genovese de La Repubblica:
Mi chiamò Sensibile come responsabile degli osservatori. Avevo già lavorato con Pasquale a Novara, facevo relazioni sugli avversari per mister Tesser. Restai tre anni. Tante buone operazioni, Mustafi resta il colpo migliore, preso a parametro zero. Sono tornato nel 2021. Mi chiamò Osti, avevamo fatto un anno e mezzo insieme, e mi avvisò che il momento era particolare, ma a Genova mi ero sempre trovato benissimo. Lanna e Romei decisero di affidarmi il ruolo di direttore sportivo nella seconda metà dell’ultima stagione.
Il 2023 fu un anno difficilissimo. La crisi societaria, l’ultimo posto in classifica. La Sampdoria cercò di invertire la rotta con il mercato di gennaio, in cui non fu affatto facile prendere nuovi giocatori:
Nessun giocatore voleva venire, ma avevamo la necessità di cambiare tanto per rianimare il gruppo. All’inizio si era ricreato entusiasmo, ma i risultati non sono venuti. L’epilogo è stato inevitabile, ma la partita era soprattutto fuori dal campo. I tifosi ci hanno sempre sostenuto, vedevano persone, che provavano sempre a fare il massimo. Abbiamo perso spesso, ma con dignità.
Sampdoria, Baldini: ora mancano i goal
Sampdoria, Mattia Baldini: nel 2023 nessuno voleva venire a Genova. Non abbiamo preso un euro per sette mesi
Un periodo difficile, in cui non arrivavano gli stipendi. Al netto di bei gesti come quello di Emil Audero:
Stankovic ha dato anima e corpo, malgrado non avesse preso un euro per sette mesi, come tutti. Audero aveva rinunciato ad alcune mensilità per aiutare il club. Leader in campo e nello spogliatoio, con un attaccamento genuino alla maglia. Aveva ricevuto un’offerta importante a gennaio dal Nottingham, ma non l’ha neppure presa in considerazione. Il suo infortunio è stata la botta finale. Portiere di serie A. Torna da avversario, ma la sua strada e quella della Sampdoria possono sempre incontrarsi.
E poi l’addio a fine stagione. Il nuovo corso targato Manfredi e Radrizzani ha preso altre decisioni:
Ho avuto un colloquio, ma erano emerse delle divergenze di vedute a livello tecnico.
Dove può arrivare questa Sampdoria? Al momento ha fatto decisamente meno rispetto alle attese. Mancano i goal, ma la strada intrapresa da Leonardo Semplici è quella giusta:
Da Sampdoria e Palermo si poteva attendere di più. Nell’ultimo periodo, però, stanno facendo vedere il loro – potenziale. A Bari, ho visto bene la Samp per sacrificio, corsa e riempimento degli spazi. Semplici sta facendo un buon lavoro. Manca qualche gol, ma dopo gli investimenti di Tutino e Coda in estate e Niang a gennaio, un lusso per la categoria