Nella prima annata alla Sampdoria, Torregrossa si è trovato a lavorare con Ranieri, che ha lasciato un buon ricordo nell’attaccante. E quelle parole nel giorno dell’esordio…
Claudio Ranieri è un allenatore che è in grado di lasciare il segno ovunque vada ad allenare. Lo sta facendo alla Roma, lo ha fatto al Cagliari, al Leicester, ma anche alla Sampdoria. Perché quando l’ha presa nel 2019 era in enormi difficoltà, ma nei quasi due anni di gestione di Sir. Claudio ha sempre fatto campionati piuttosto tranquilli, togliendosi anche qualche soddisfazione.
Il segreto del tecnico romano lo ha raccontato proprio uno dei giocatori che con lui ha vissuto l’esperienza alla Sampdoria, anche se solo per sei mesi. Ernesto Torregrossa è arrivato a Genova nel gennaio del 2021, con Ranieri che stava conducendo una squadra che viaggiava circa a metà classifica. La punta italo-venezuelana si è resa subito conto che il talento dell’allenatore stava nel riuscire a creare un bell’ambiente con i giocatori. Come ha raccontato a Gianlucadimarzio.com, infatti
Non serve che io dica che persona è. C’è un motivo se tutti ne parlano bene, no? Per me è una persona che sa sempre quello che stai pensando. Ha questa capacità, riesce a capire subito se stai soffrendo o hai un problema
Ex Sampdoria, Torregrossa: “Esordio con goal a Genova? Ranieri mi aveva detto…”
Ex Sampdoria, Ernesto Torregrossa: avventura a Genova? Ringrazio ancora Ranieri. Il retroscena
LEGGI ANCHE Sampdoria, allarme “rosso”: è record di espulsioni in Serie B
Grazie a Ranieri, poi, Torregrossa si è comunque sentito parte integrante del gruppo squadra, anche se aveva poche prospettive di giocare. Con lui, in attacco, c’erano giocatori del calibro di Fabio Quagliarella, Manolo Gabbiadini, Keita Baldé. Non era facile per lui subentrare e integrarsi subito in così pochi mesi. Ma questi dubbi sono stati scacciati dalla sua testa proprio dall’attuale allenatore della Roma, che lo ha spinto nel modo giusto dal punto di vista mentale. Risultato? Goal all’esordio con la maglia della Sampdoria:
Stavamo perdendo contro l’Udinese. Ero arrivato da qualche giorno e davanti a me c’erano giocatori forti come Quagliarella, Gabbiadini o Adrien Silva. Nonostante fossi agitato, il mister mi guardò e disse ‘Ernesto, fai quello che sai fare’. E basta. Lì ho capito che persona fosse. E ho anche segnato. Dovessi mai diventare allenatore mi piacerebbe avere la sua sensibilità