Dopo la sconfitta col Frosinone la posizione di Maran a Brescia ha tremato, ma ci pensa il ds Castagnini a fugare i dubbi sul futuro
Il Brescia non esonererà di nuovo Rolando Maran. Il tecnico resta sulla panchina dei lombardi anche dopo la sconfitta contro il Frosinone, che sembrava poter essere fatale per lui. Che aveva iniziato la stagione con le rondinelle, salvo poi essere esonerato e richiamato quando anche il suo sostituto, Pierpaolo Bisoli, è stato cacciato.
La media punti di Maran nella sua avventura bis è negativa, 0,86 a partita, frutto di 3 sconfitte, 3 pareggi e una vittoria in 7 partite. Ora i lombardi sono in zona playout, giocherebbero lo spareggio contro la Sampdoria. Ma a fugare ogni dubbio sulla sua permanenza ci ha pensato il ds del Brescia, Renzo Castagnini. In un’intervista a BresciaOggi, infatti, il dirigente ha proprio annunciato che il tecnico trentino sarà la guida fino alla fine del campionato:
Fino a quattro-cinque partite fa guardavo ancora la classifica verso l’alto: è stato un errore. Siamo consapevoli della delicatezza della situazione e sappiamo i rischi che corriamo. Su questo gruppo però metto la mano sul fuoco: è compatto, lavora sodo ed è attaccato alla maglia. Ora però conta solo fare i risultati, tornare a vincere. Bisogna dare di più. Maran ha la fiducia della società: andremo avanti con lui fino alla fine
Brescia, Castagnini conferma Maran: “Con lui fino alla fine”
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Anzi, è intervenuto anche il presidente Massimo Cellino a cercare di motivare la squadra, nonostante pure attorno a lui ci siano polemiche. Ci sono anche voci continue di possibile cessione del brescia, amplificate dal pessimo rapporto che intercorre, ormai, tra tifoseria e proprietà. Ma Castagnini difende l’operato dell’attuale patron, che ha voluto fare un discorso ai suoi giocatori, in supporto a Maran:
Ai ragazzi quel che viene da fuori interessa poco, idem a me quando giocavo. Cellino è un presidente vero. Al Brescia vuole bene, ci mette testa e cuore 24 ore al giorno, non ci dorme la notte. Vuole che si salvi. Ieri ha parlato alla squadra e ha fatto un discorso da padre, bellissimo e toccante. Sulla cessione della società come ho detto non è un pensiero che ci riguarda o che può influire sul lavoro di tutti i giorni