Dal sogno di poter tornare alla Vis Pesaro, storia di un portiere che ama la Sampdoria più di ogni altra cosa.
Sono stati mesi particolari per l’ultras Christian Puggioni. La burrascosa avventura col Benevento è finita quest’estate. 14 presenze in serie A con le Streghe, 9 da titolare in B la scorsa stagione, poi 9 panchine e poi fuori da tutto, dalla rosa. Ultima partita giocata: Benevento-Ascoli, il 3 novembre 2018. Ma quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare…
Quest’estate si è allenato con gli altri svincolati a Coverciano. Chissà quante cose gli sono passate per la testa… Ha partecipato al corso da direttore sportivo terminato a fine ottobre, insieme a tanti ex compagni passati dalla Genova blucerchiata come Nicola Pozzi, Gianluca Berti e Antonio Cassano. Ha provato anche l’esperienza del commentatore televisivo ma il richiamo del campo è stato più forte di tutto.
Nei giorni scorsi è arrivata la notizia ufficiale: Christian ha firmato con la Vis Pesaro, squadra di serie C, con cui la Sampdoria ha un solido accordo di collaborazione da alcune stagioni. Squadra in cui, per esempio, gioca anche il figlio del vice presidente Antonio Romei.
Probabilmente anche questa situazione ha spinto Christian ad accettare la proposta della squadra marchigiana, ovviamente unità alla voglia di rimettersi in gioco e di rimandare la carriera fuori dal terreno di gioco, e tornare a Genova magari più avanti, forse da ex, sempre da tifoso.
Ma è lecito chiedersi anche se non sarebbe stato meglio quest’estate riprendere Puggio come secondo o terzo portiere d’esperienza e “chioccia“ di Audero e Falcone. La società, una parte della società a dire il vero, ha fatto altre scelte, ha preferito non farlo tornare a casa, non ripetere l’imbarazzo creatosi con Viviano, con l’addio successivo prima di Puggioni a gennaio, di Emiliano a giugno senza possibilità di tornare indietro sulla decisione. Meglio non rischiare di disturbare Audero. Questo il pensiero fatto da chi fa mercato in casa Sampdoria.
Ma è normale pensare che la favola di Christian avrebbe meritato un altro finale. Niente potrà cancellare però il suo esordio in serie A a 36 anni nel derby della Lanterna. Un derby naturalmente vinto… Buona Fortuna Puggio.