Alla 10^ partita da titolare Yoshida è diventato l’artefice del proprio diritto di riscatto: sta a lui decidere se prolungare con la Sampdoria. Che, intanto, gli offre due anni
Dopo un febbraio da ‘apprendista’, Yoshida si è preso il posto da titolare al centro della difesa della Sampdoria: nove volte dall’inizio in dieci gare post-lockdown. Il giapponese, partito dalla panchina – poi subentrato – solo contro il Bologna, ora è il titolare del proprio diritto di riscatto. Nel contratto firmato a gennaio, infatti, c’è una clausola che prevede che, alla 10^ partita da titolare, Yoshida possa decidere in qualsiasi momento di prolungare il suo contratto fino al 2021.
L’idea della Sampdoria sarebbe quella di offrire due anni di contratto a Yoshida, riducendo il suo stipendio da un milione e mezzo a un milione di euro. Quest’offerta è stata giudicata positiva dall’entourage del giocatore, che a a Genova sta bene e che ha instaurato un grande rapporto con Claudio Ranieri.
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Yoshida, arrivato l’ultimo giorno di mercato, si è ambientato bene, legando con lo spogliatoio e con la città e non è intenzionato ad andarsene. Ciò nonostante gli interessi dalla Turchia, dalla Francia e dagli Emirati. Il giocatore vorrebbe definire il suo contratto entro la fine del campionato o nei giorni subito successivi per essere già proiettato alla prossima stagione.