La moviola del Club: quanti gialli, ben sette, ma mancano quelli a Bonucci e sul goal di Ronaldo Fourneau sbaglia, non segue il regolamento
Juventus – SAMPDORIA (Domenica 26/07/2020 – 36ª giornata Serie A 19/20)
Arbitro : FOURNEAU Francesco (Roma 1 / Can-B)
Assistenti : Giallatini (Roma 2) / Costanzo (Orvieto)
Quarto : Piccinini (Forlì)
VAR / AVAR : Banti (Livorno) / Alassio (Imperia)
Direzione di gara “scolastica” e priva di spunti di classe e personalità del trentaseienne fischietto romano, alla 6ª presenza nella massima serie: seppur in un incontro non impegnativo a livello della gestione arbitrale, assume un metro di giudizio piuttosto “rigido” (fischiando ad oggi contatto) anche se, dalla sponda juventina, mancano alcuni interventi a livello tecnico e disciplinare (in particolare nei confronti di Bonucci). Palesa inoltre la mancanza di esperienza in categoria in occasione della prima marcatura, avvenuta a tempo oramai scaduto. VOTO 5
Primo tempo
Al 14’ attento e preciso nella segnalazione l’assistente Costanzo che rileva la fuoriuscita del pallone (deviato) con Szczesny che, di piedi, non riesce ad evitare che il pallone oltrepassi la linea di fondo (ed il conseguente calcio d’angolo).
Quattro minuti più tardi, durissimo scontro (del tutto involontario) Ramirez / Danilo con i due giocatori che vanno allo scontro di testa ed il difensore brasiliano che ha la peggio e deve abbandonare l’incontro (prosegue invece Ramirez, con una vistosa fasciatura alla testa).
Primo giallo dell’incontro che giunge sul finale del primo tempo (44’): prova a lanciarsi dalla trequarti Ramirez che viene stoppato dalla trattenuta di Pjanic. Fischiato il calcio di punizione da cui consegue (correttamente) il fisiologico provvedimento di ammonizione.
Ancora 120 secondi e giunge anche la prima ammonizione in casa Sampdoria: azione in velocità della Juventus con Rabiot che scambia al limite dell’area di rigore con Higuain, sul pallone di ritorno Thorsby è in ritardo nell’intervento e commette fallo ai danni del francese.
Altri due giri di lancetta ed è di nuovo Rabiot a conquistare un calcio di punizione (con ammonizione – ai danni di Tonelli) sempre dal limite dell’area di rigore. Il difensore blucerchiato trattiene il francese, lanciato verso la porta. Dalla punizione nasce (più che in extremis) il vantaggio juventino.
E’ proprio sul minutaggio che si concretizza il primo grande errore dell’arbitro romano: infatti, la Regola 7 (“durata della gara”) prevede che l’unica circostanza in cui il recupero può essere prolungato è in occasione dell’esecuzione di un calcio di rigore; in questo caso, invece, la battuta del calcio di punizione da parte di Pjanic avviene qualche secondo dopo che è scaduto il 6’ minuto di recupero e quindi oltre a quello che era il tempo di gioco stabilito per la prima frazione. Evidente mancanza di esperienza e personalità (lacune prevedibili già al momento della designazione).
LEGGI ANCHE Le pagelle Juventus-Sampdoria: Audero sbaglia ancora, Quaglia e Ramirez non la buttano dentro
Secondo tempo
La seconda frazione si apre con un’altra grazia nei confronti di Bonucci che aggancia e abbatte Quagliarella sulla trequarti: nessun provvedimento ai danni del difensore juventino.
Cinque minuti più tardi, prima ammonizione della ripresa. Jankto trattiene vistosamente (e scioccamente) Cuadrado a metà campo; calcio di punizione con gesto di frustrazione del giocatore ceco che calcia lontano il pallone.
Al 67’ raddoppia la Juventus con Bernardeschi. Sanguinoso pallone perso da Tonelli sulla trequarti offensiva juventina che dà il via al contropiede della Juventus, va al tiro Ronaldo che trova una respinta non proprio irresistibile su cui si avventa l’ex Fiorentina che spinge in porta facilmente. Autore del goal che viene ammonito un minuto più tardi: duro intervento a centrocampo ai danni di Augello.
Al 76’ finisce in 10 la formazione di Ranieri: in un eccesso di generosità, nel tentativo di recuperare un pallone sbagliato in uscita dalla Juventus, Thorsby entra in ritardo sui piedi di Pjanic. Ne scaturisce il calcio di punizione e la conseguente ammonizione (la seconda per il centrocampista blucerchiato che deve quindi abbandonare il campo anzitempo).
A 5 minuti dalla fine altra ammonizione. Questa volta è Rabiot che, dopo aver commesso fallo ai danni di Linetty a centrocampo, calcia lontano il pallone.
Al minuto 87 c’è spazio anche per il (consueto) rigore per la Juventus. Alex Sandro scappa a Depaoli che, in scivolata (di poco dentro all’area di rigore) aggancia l’esterno juventino (da cui consegue anche la settima ammonizione della gara). Dopo l’errore dal dischetto di Ronaldo, c’è ancora tempo per 3 minuti di recupero che portano ai titoli di coda nella corsa scudetto.