La salvezza del Genoa passa dalla sfida con il Veorna. Una sfida contro tanti ex e il genero del presidente Enrico Preziosi. Una sfida che si gioca in famiglia…
Genoa-Verona è una partita dagli incroci particolari. Familiari. Corsi e ricorsi si incrociano in una gara che per i rossoblù può voler dire salvezza, mentre per gli scaligeri, a livello di classifica, non vuole dire niente se non per il prestigio e l’ogorglio di chiudere un campionato incredibile con un’altra vittoria. Una gara che però nasconde qualcosa. Per Ivan Juric, che vuole sempre il massimo, che non ha nessun problema con la tifoseria del Genoa semmai con chi l’ha mandato via in malo modo, significa semplicemente rivincita. Significa lo ‘scudetto dei poveri’ con il Sassuolo.
Incroci familiari dunque perché Juric ha passato dieci anni della sua carriera con i colori rossoblù indosso, prima da giocatore, poi da allenatore. Ha ‘tradito’ Preziosi, andando via con Gasperini all’Inter, salvo poi essere perdonato dallo stesso presidente che lo ha scelto nel 2017 come allenatore. Juric, però, non si è salvato dalla lunaticità di Preziosi: tre volte preso e tre volte esonerato.
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Salvezza, Genoa-Verona sono affari di famiglia…
Poi c’è Miguel Veloso. Oltre 100 presenze in rossoblu, genero di Preziosi e papà dei nipoti del presidente genoano. Veloso è solo uno degli ex rossoblu, a cui si aggiungono Lazovic, Gunter e Salcedo. A inizio anno questi erano visti come ‘scarti’ dai tifosi dell’Hellas, che, però, si sono ricreduti.
I rossoblù, anche l’anno scorso salvi grazie al pareggio in extremis con la Fiorentina, all’Empoli sconfitto a San Siro dopo 90′ da applausi. Lo strano copione si ripete anche in queata stagione con il Genoa che insegue i tre punti in un’altra partita strana. Tra nipoti, generi, ed ex dal cuore genoano. Insomma la salvezza del Genoa, passa da Verona , con una certezza: sono affari di famiglia…