La famiglia Krause acquisterà il Parma: gli statunitensi ci avevano provato anche per la Sampdoria, ma sono stati frenati da vari fattori, tra cui Ferrero
La famiglia Krause da Des Moines sta per arrivare a Parma. L’ufficialità dell’acquisizione della società emiliana dovrebbe avvenire venerdì 18 settembre, quando scadrà la prelazione degli Al Mana, i qatarioti che sembravano avere chiuso la trattativa con “Nuovo Inizio”. Secondo il “Secolo XIX” i Krause avevano valutato anche la Sampdoria, indirizzati dall’intermediario italiano al quale si sono appoggiati.
I Krause hanno una base italiana con interessi in vari settori e un fatturato di circa 2, 5 miliardi di euro annui in Piemonte. Sono proprietari delle cantine Enrico Serafino di Canale, del resort “La Soprana” di Cerretto Langhe e dell’azienda vinicola Vietti di Castiglione Falletto, più di 34 ettari di vigneto. Sono patiti di calcio e hanno voluto allargare la loro passione alla Serie A, cercando una società vicina al loro Piemonte. Non ci sono stati contatti Ferrero o Vidal, però. La candidatura della Sampdoria, infatti, è stata bocciata in fase preliminare.
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I motivi sono vari. A cominciare dall’assenza di un advisor certificato da contattare. I Krause, poi, hanno voluto evitare il rischio di infilarsi in una trattativa estenuante (si sono informati sulla vicenda del gruppo Vialli) per una società valutata troppo. Confrontando i due bilanci, poi, la stima di investimenti da compiere sarebbe stata superiore per la Sampdoria rispetto a quelli che avrebbe richiesto il Parma. Infine si aggiunge anche il fatto che un personaggio come Ferrero non è ben visto dalla famiglia.
I Krause hanno pagato 68 milioni per il 60% degli emiliani. Il restante 40% resta per ora agli imprenditori parmigiani, ma con opzioni “put and call” già definite per un altra quindicina di milioni che nei prossimi mesi porteranno i Krause a detenere il pacchetto quasi completo delle azioni. Il costo totale del Parma, quindi, è di circa 85 milioni, debiti inclusi. E non è un dettaglio.