Playoff finali? Bolla come in NBA? Per scongiurare un nuovo stop del campionato causa Covid-19 si studiano alcune soluzioni, con un’unica certezza: la Serie A non può fermarsi.
Con la comparsa giorno dopo giorno di nuovi contagiati da Covid-19 nelle squadre di Serie A, di nuovo torna a serpeggiare la paura di un nuovo stop forzato del campionato. Rivisitare il protocollo di sicurezza per le partite potrebbe non bastare per preservare la pseudo normalità della competizione, vista l’impennata di casi al di fuori del calcio e il precedente ormai creato da Juventus-Napoli.
Infatti, se il giudice sportivo non assegnasse ai bianconeri il 3-0 a tavolino, altre società di Serie A potrebbero decidere di non presentarsi alle partite, per non giocare prive di eventuali giocatori risultati positivi al Covid. Potrebbe farlo il Genoa, ad esempio, che ha minacciato di disputare la partita contro il Verona con la rosa della Primavera. Questo genererebbe un caos senza precedenti tra rinvii e recuperi.
Inoltre, il campionato non può fermarsi. Gli effetti di un altro stop sarebbero devastanti, nel calcio come in ogni altro ambito lavorativo. Perciò bisogna trovare a tutti i costi delle soluzioni che permettano, se non altro, di terminare il campionato e decretare vincitore, retrocesse e qualificate alle coppe europee.
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Una prima soluzione studiata da Gravina e dai suoi collaboratori è quella della bolla in stile NBA. Modalità già decantata peraltro da De Zerbi, allenatore del Sassuolo. Consiste nel radunare tutte le squadre in un mini lockdown, anche solo di due settimane, dal quale i giocatori usciranno solo per giocare. Test rapidi ogni quattro giorni, rischi ridotti di contatti con l’esterno e più possibilità di smaltire i casi positivi. In NBA le cose hanno funzionato molto bene, quindi l’ipotesi va considerata anche per la Serie A.
Ma ai giocatori non piace molto l’idea di un lockdown del genere e lo avevano già dichiarato a maggio. E con l’incubo di un taglio forzoso ai loro stipendi (di cui la Lega discuterà in assemblea) potrebbero opporsi fortemente ad ulteriori privazioni.
Un’altra soluzione è quella dei Playoff, già caldeggiata da Gravina nel lockdown primaverile e che torna di moda ora. Sarebbe la soluzione migliore per rimediare all’eventuale mancanza di tempo materiale per recuperare match sospesi o rinviati, tenendo conto di Champions League, Europa League e degli Europei. Con i Playoff si possono stabilire velocemente gli esiti del campionato, falsando certamente la stagione ma cercando una soluzione pragmatica in un momento di confusione.