Contro la Lazio Keita è entrato a partita già chiusa, ma ha dato sprazzi da bomber: la Sampdoria ha in casa un attaccante che può portarla lontano
Contro la Lazio la Sampdoria è stata una sinfonia. Bella, concentrata, pericolosa e, soprattutto, vincente. Il tutto con due pezzi pregiati del mercato, come Adrien Silva e Keita, entrati, rispettivamente, sul 2-0 e sul 3-0. Proprio il senegalese, in un quarto d’ora scarso ha mostrato degli sprazzi di quello che potrebbe essere.
Tra lui e il goal dell’ex, però, ci si è messo Strakosha, miracoloso soprattutto sul tap-in dopo il tiro di Damsgaard. Il numero dieci blucerchiato si è mosso molto bene, rendendosi pericoloso giocando da prima punta e sfiorando il goal anche di testa. Keita, infatti, è entrato al posto di Quagliarella, andando a mettersi al centro dell’attacco, supportato da Verre.
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Il senegalese, alla fine del match, ha anche attirato le ire di Reina, che, dopo qualche sua giocata troppo leziosa, ha a Ranieri di “dire a Keita di non fare queste ca…te”.
Rimane da vedere se Ranieri continuerà nel schierarlo come attaccante o se, magari, proverà il tanto chiacchierato tridente con Keita ala sinistra. Quello che è certo, però, è che la Sampdoria con il senegalese si è regalata un giocatore di grande classe e talento. A volte, in passato, è mancato dal punto di vista della tenuta mentale, ma le sue capacità tecniche, inserite in una squadra che sta funzionando, potranno essere decisive.