Non c’è solo Ibrahimovic, c’è anche e soprattutto Fabio Quagliarella sempre decisivo con i suoi goal per la Sampdoria…
Non c’è solo Zlatan Ibrahimovic tra i vecchietti d’oro, tra quei giocatori vicino ai 40 anni ma sempre decisivi, sempre affamati di goal, vittorie e successi. Ma guardiao in casa nostra, al nostro miglior attaccante a disposizione di Claudio Ranieri.
Dio benedica Fabio Quagliarella. Questo Fabio Quagliarella non quello con Eusebio Di Francesco in panchina, nemmeno il primo con Ranieri in panchina. Quello no, sembrava un giocatore finito. Ora no, ora è un altro. Sembra anche più bello e giovane.
Nelle prime undici (sette con Di Francesco) partite della Sampdoria ha messo a segno una sola rete.Un goal il primo di settembre. Inutile contro il Sassuolo. Poi l’addio a Difra, l’arrivo di Sir Claudio e la lenta risalita. Lenta perché torna a segnare, con due reti (e un assist), a Cagliari, il 2 dicembre. Due mesi dopo. Non poco. Poi un mese e mezzo per gioire ancora, con un’altra doppietta con il Brescia. Sono numeri. Poi segna ancora con Napoli (e assist) e Torino (e altro assist). Prima di fermarsi batte anche il Verona con una doppietta. Nove reti e quattro assist. Non male, davvero.
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Sampdoria, Ibrahimovic? Anche Quagliarella è ancora decisivo
Il lockdown lo ha un po’ frenato ma sono usciti gli altri. Due reti e un assist. E poi quest’anno, questo sorprendente inizio di stagione per Fabio Quagliarella con tre reti in quattro di campionato. Tre reti in tre gare dal primo minuto. Numeri sorprendenti, Vialli battuto, superato e avanti ancora verso altri record in maglia blucerchiata.
Ora non bisogna fermarsi, ora bisogna pensare al presente con un occhio al futuro. E’ vero nessuno ce lo può portare via ma è giusto avere anche le idee chiare sul da farsi. Fabio smetterà di giocare? Difficile dirlo, forse anche solo pensarlo.
Difficile vederlo dietro una scrivania, immaginarlo in giacca e cravatta e non più in calzoncini corti e quelle scarpe con i tacchetti che mordono il campo, attaccano l’area, colpiscono il pallone.
Oggi Fabio sembra vivere una seconda gioventù. Merito di Ranieri, merito anche di un mercato funzionale per una Sampdoria che risparmia Fabio, lo fa rendere di più quando serve, quando bisogna pensare solo a fare goal.
L’appuntamento è previsto per dicembre. Ancora capitano e giocatore decisivo o dirigente della prossima Sampdoria?