Keita non ha brillato contro la Salernitana: in attesa della condizione migliore la Sampdoria lo aspetta e se lo gode nei minuti finali. Come a Bergamo
La partita di Keita contro la Salernitana si può sintetizzare con un “vorrei ma non riesco ancora”. L’attaccante senegalese, schierato per la prima volta da titolare con la maglia della Sampdoria, ha provato tante volte la giocata, il dribbling, ma è apparso ancora fuori forma. Ranieri, infatti, lo ha tolto dopo più di un’ora, dopo che il fiato lo aveva ormai abbandonato.
Nelle gare in cui è subentrato, contro Lazio e Atalanta, Keita è riuscito a incidere perché ha sfruttato anche la stanchezza degli avversari. L’impressione è che dall’inizio non riesca a rendere, perché la testa pensa in un modo che i piedi e le gambe non riescono a reggere. E gli avversari, a parità di minutaggio, riescono a prendere meglio le misure.
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La Sampdoria, insomma, sta aspettando il vero Keita, quello in grado di cambiare le partite fin da subito. Arriverà con il tempo e accumulando minuti perché, nonostante la forma fisica ancora non eccellente, i piedi e la classe rimangono cristallini. Ranieri lo aspetta, e, per ora, se lo può godere nelle ultime mezzore, dove ha dimostrato di incidere al massimo. Come a Bergamo.
In vista del derby, il suo compito potrà essere quello di entrare a gara in corso per scardinare la difesa del Genoa che, come si è visto con l’Inter, difende molto bassa. I suoi strappi con gli avversari stanchi possono essere decisivi.