Olympiacos è andato su tutte le furie, a causa del comportamento di tre giocatori, che sono andati a un party nonostante il lockdown
L’emergenza Covid-19 non arretra, anche nel calcio, così come la stupidità umana. Tre calciatori dell’Olympiacos, squadra greca, hanno partecipato a una festa privata in un hotel nel centro di Atene. In Grecia però da sabato scorso è in atto un blocco di tre settimane, con forti restrizioni alle uscite e vieta le riunioni pubbliche.
Una scelta fatta ovviamente per provare ad abbassare i numeri contagi da Coronavirus. Sembra però non aver avuto l’effetto sperato, dato che 30 persone hanno partecipato proprio a quella festa privata nel centro della capitale e tra questi ci sono: Ruben Semedo, Lazar Randelovic e Bruno Felipe.
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Olympiacos furioso, tre giocatori a una party durante il lockdown: multati
Una notizia che però ha mandato su tutte le furie proprio la squadra greca, dato che i tre sono tesserati proprio con i biancorossi. L’Olympiacos ha preso subito provvedimenti multando i suoi tre giocatori, che hanno violato il lockdown, con l’importo massimo consentito dai regolamenti del club. I soldi poi stati donati al servizio sanitario statale.
Arrestata anche la donna, una 24enne, che aveva organizzato l’evento. Il fatto però ha avuto anche un’importante ricaduta mediatica, con il portavoce del governo greco che ha commentato così i fatti: “comportamento irresponsabile”.
Adesso c’è da capire se i tre giocatori prenderanno parte ai prossimi impegni dell’Olympiacos, tra cui la gara di Champions League, del prossimo 25 novembre, contro il Manchester City in casa.
Non è ancora chiaro però a quanto ammonti la multa per Ruben Semedo, Lazar Randelovic e Bruno Felipe. Sperando che gli sia servita da lezione…