La Sampdoria è in crisi di vittorie: i ragazzi i Ranieri hanno cali mentali nel corso delle partite e il tecnico deve fare appello alla personalità dei veterani
Le ultime cinque partite della Sampdoria suonano come un campanello d’allarme. I blucerchiati hanno raccolto appena due punti, palesando dei limiti di carattere e di gestione delle energie nervose nel corso dei novanta minuti preoccupanti. Anche contro il Milan, infatti, si è vista una squadra a due facce: pessima nel primo tempo, combattiva nel secondo. Ma così non basta.
Fino alla gara con il Bologna la Sampdoria brillava nei primi tempi. Oltre alle gare vinte, infatti, bisogna pensare anche a quelle perse dopo i primi 45 minuti in vantaggio, come con il Benevento. Oppure alle gare pareggiate come contro il Genoa. Dal Torino, però, si è invertita la tendenza. La squadra di Ranieri con i granata e con il Milan è scesa in campo con 45 minuti di ritardo, dimostrando, poi, di potersela giocare alla pari.
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I risultati preoccupanti, però, non si possono spiegare solo con questi cali. Ci sono anche dei problemi in fase offensiva, con gli attaccanti che non stanno offrendo prestazioni sufficienti. Quagliarella va per i 38 e pensare che possa reggere un reparto da solo per novanta minuti è un’ipotesi utopistica. La manovra è molto Candreva-dipendente e i cross dell’esterno finiscono troppo spesso preda dei difensori.
Non a caso a gennaio i dirigenti vorrebbero intervenire proprio sul reparto offensivo. Ci sono poi problemi a centrocampo, dove Ekdal e Adrien Silva faticano nelle due fasi. Ranieri fa appello alla personalità dei veterani per avere una reazione nella difficile sfida contro il Napoli. Perché non ritornino i fantasmi dell’anno scorso.