Dopo 16 anni di gol in ogni stagione di Serie A, Quagliarella caccia Flachi, colui che 16 anni fa fece vincere la Sampdoria all’Olimpico
Lazio-Sampdoria, domani una di fronte all’altra per obiettivi diversi e paralleli allo stesso tempo. E per Quagliarella se non ora, quando? Sono passati 16 lunghi anni da quell’ultima vittoria all’Olimpico contro la Lazio della Sampdoria, e altrettanti da quando Quagliarella segna in A. Quella gara fu il 23 gennaio 2005. Più di 3 lustri fa… un’enormità. E un’enormità anche la longevità di Quagliarella.
Sembra tantissimo. Anche a giudicare dai nomi dei giocatori in campo in quell’occasione. Nella Lazio giocava ancora Angelo Peruzzi in porta e Paolo Di Canio davanti, solo per dare l’idea di cosa stiamo parlando… Quella invece era la Sampdoria di Walter Alfredo Novellino, con in campo Francesco Flachi, Angelo Palombo e Sergio Volpi. Che epoca!
E Vitali Kutuzov? Dove lo lasciamo? Fu proprio lui a spingerci verso l’impresa grazie a quella rete in apertura, dopo un clamoroso liscio di Max Tonetto in piena area. Poi fortunatamente corretto da Kutuzov per il vantaggio con un piattone chirurgico.
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Di lì a poco, sempre alle battute iniziali della gara ecco il rigore procurato da Flachi per un’uscita fuori tempo di Peruzzi… doppio vantaggio e Sampdoria sulle ali dell’entusiasmo. Alla Lazio non bastò Rocchi nella ripresa.
Finimmo al 5° posto a 61 punti, ad una sola lunghezza dalla rivelazione Udinese che centrò la Champions. Ci accontentammo della Coppa UEFA. La Lazio invece finì al 13° posto. Quanto era diverso allora rispetto ad oggi?
Un’altra epoca, un’altra Sampdoria, un’altra dirigenza. Per la legge dei grandi numeri potremmo giocarcela, secondo Ranieri, ma servirà una prova ben più convincente di una semplice benedizione! A collegare il presente al passato sempre il capitano, perché Fabio Quagliarella dopo aver raggiunto Adriano Bassetto (92 goal) sembrerebbe intenzionato a raggiungere proprio un altro capitano blucerchiato: Flachi.
Il toscano lo precede a quota 110 gol fra A e B. Non sarà facile, ma nemmeno impossibile. Quagliarella, 38 anni a gennaio, è un evergreen e in serie A va a segno da 16 anni consecutivi, proprio come gli anni senza vittorie all’Olimpico. Chiamatele, se volete, coincidenze.