Christian Puggioni, ex portiere e tifosissimo della Sampdoria, a fine anno dirà basta: ora sogna un futuro da dirigente ed elogia il lavoro di Massimo Ferrero
A fine anno ci sarà il triplice fischio della carriera di Christian Puggioni, uno che prima di essere un portiere è stato un tifoso della Sampdoria. Un tifoso vero che ora, dopo la triste avventura alla Vis Pesaro, dove è fuori rosa, ha deciso di smettere. Per fare cosa? Beh, Puggioni un’idea sul suo futuro ce l’ha già.
Dopo il campo, l’obiettivo di Puggioni è passare sulla scrivania. Niente avventura come preparatore dei portieri, ma una nuova vita da direttore sportivo, carica per cui ha studiato. Magari alla Sampdoria:
Ho studiato da direttore sportivo, vorrei guardarmi intorno. Preparatore dei portieri? Non ne posso più. Il ds e il portiere hanno assonanze: entrambi sono soli. La Sampdoria? Un sogno, da sempre. Mi piacerebbe lavorare con le giovanili, magari sfruttando i molti contatti nel calcio ligure.
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Sampdoria, Puggioni: “Ferrero? Sta facendo molto per il club”
Un sogno che, tra il 2015 e il 2017, si è trasformato in realtà, con ben 35 partite giocate. Puggioni, sempre nel corso dell’intervista al Secolo XIX ringrazia chi ha reso possibile il suo approdo in blucerchiato sei anni fa:
Non smetterò mai di essere riconoscente al ds Osti, al mister Zenga e al presidente Ferrero che mi ha preso e poi mi ha rinnovato il contratto. Com’è da vicino? Totalmente diverso da come sembra.
L’ex portiere blucerchiato svela, quindi, dei retroscena sul Ferrero presidente. Descritto come un uomo molto vicino alla squadra:
Segue molto la squadra, coccola i giocatori quando serve, e oggettivamente ha fatto molto per la Sampdoria. Basta pensare a casa Samp e al Mugnaini.