Christian Puggioni svela cosa lo ha portato a lasciare la Sampdoria nel gennaio 2018 e rivela degli aneddoti sulla sua avventura: dal derby al rigore di Quagliarella
Oltre ad aver elogiato Massimo Ferrero e ad aver svelato il suo sogno di tornare alla Sampdoria, magari come direttore sportivo, Christian Puggioni ha parlato del suo addio ai colori blucerchiati. Il portiere, nel corso dell’intervista al Secolo XIX, ha svelato cosa lo ha spinto, nel gennaio 2018, a lasciare la Sampdoria:
Bisogna capire quando finisce un ciclo. A 37 anni avevo coronato il mio sogno e quando arrivò il Benevento chiesi il doppio dell’ingaggio per due anni. Accettarono e andai via.
Puggioni lasciò quindi la Sampdoria. Non prima, però, di aver parlato con l’avvocato Romei. All’allora braccio destro di Ferrero, il portiere propose di spalmarsi l’ingaggio, ma la cosa saltò:
Prima di accettare il Benevento proposi all’avvocato Romei di abbassarmi l’ingaggio e prolungare il contratto pur di restare, ma la cosa non si fece. Io comunque sogno che la mia storia con la Sampdoria non sia ancora finita.
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Sampdoria, il retroscena di Puggioni: “Ecco perché sono andato via”
L’ex portiere, autore di 35 partite con la maglia della Sampdoria, tra cui un derby, vinto 2-1 nel 2016, svela qualche aneddoto sul suo passato in blucerchiato. Dall’emozione di giocare una stracittadina al dualismo con Emiliano Viviano:
Il dualismo con Viviano era ingigantito: lui era un talento accentratore, io un doriano che coronava il suo sogno di parare in un derby. La più grande gioia della mia carriera. Essere tifoso era uno stimolo fortissimo per fare bene.
Infine un retroscena su un Inter-Sampdoria del 2017, quando la squadra di Giampaolo si impose 2-1 grazie anche a un rigore di Fabio Quagliarella:
Fabio mi chiese di analizzare Handanovic in caso di rigori. Io gli dissi: mira agli occhi, a mezza altezza, centrale. Lui si butta destra e fai gol. Successe proprio questo e quando lo spiegai a Giampaolo impazzì.