La Sampdoria ha un punto in meno rispetto al girone d’andata: la crescita non c’è stata e Claudio Ranieri è il primo responsabile di questo andamento
Dopo un ottimo girone di andata, concluso con 26 punti, la Sampdoria di Claudio Ranieri non ha compiuto il passo in più. Quel passo che, magari, le avrebbe consentito a oggi di avere qualche punto in più classifica ed essere al pari di Sassuolo e Verona. Che sono, invece, rispettivamente a +4 e a +5.
Nel girone di ritorno la Sampdoria ha totalizzato dieci punti in undici partite: pochi, troppo pochi. Certo, sono state affrontate avversarie importanti come Juventus, Lazio, Milan e Napoli, ma le gare su cui recriminare sono ben altre. Come quella di Benevento o quella interna con il Cagliari. Queste lunghezze, poi, deludono se rapportate a quanto ottenuto nel girone di andata.
La Sampdoria di Ranieri ha fatto peggio del girone di andata
La Sampdoria di Claudio Ranieri non è cresciuta. I numeri
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Nelle prime undici gare di campionato la Sampdoria totalizzò undici punti. Nonostante sconfitte fragorose come quella interna con il Benevento e quella contro il Cagliari. La squadra di Ranieri, pertanto, non ha avuto la crescita che ci i sarebbe aspettata da lei. E le colpe sono da attribuire sì, un po’ ai giocatori, ma anche e soprattutto al tecnico, che non ha saputo trarre il meglio da alcuni elementi. Damsgaard, troppo centellinato, e Keita Balde su tutti.
Sir Claudio non è riuscito a far fare alla Sampdoria il salto di qualità necessario per poter essere costantemente tra l’ottavo e il nono posto. Con questa rosa si sarebbe potuto fare decisamente di più. Ora servirà un cambio di passo e sedici punti in otto partite: una media da zona europea.