Chiuse le indagini della procura di Catania su alcune partite truccate, tra cui Samp-Chievo e Udinese-Samp del campionato 2013-2014. Nessun tesserato della Sampdoria al momento è indagato.
L’inchiesta “Treni del Gol” riguarda alcune partite che risulterebbero “truccate” per favorire alcuni scommettitori. Il classico schema che ciclicamente si scopre nel calcio italiano in ogni categoria, dal Toto Nero degli anni’80 ai casi Scommessopoli del 2011 e 2015.
Al momento nessun tesserato della Sampdoria risulta coinvolto. Tra gli indagati invece spiccano l’ex presidente del Catania Calcio Antonino Pulvirenti e l’ex calciatore di Samp e Catania Christian Terlizzi. Una vicenda che peraltro ha implicazioni internazionali perchè vi è coinvolto anche il controverso imprenditore maltese Yorgen Fenech(indagato per l’omicidio della giornalista maltese anti-corruzione Daphne Caruana Galizia)
Due le partite della Sampdoria che sarebbero state alterate, quella casalinga con il Chievo Verona e la trasferta di Udine.
La prima si concluse 2-1 per i blucerchiati, con reti di Eder e Soriano, entrambi con assist di Vasco Regini. La seconda finì con un pirotecnico 3-3: sempre Eder e Soriano, con due assist di Okaka, che segnò anche lui, assistito a sua volta da Manolo Gabbiadini.
Siamo nella stagione 2013/2014, era l’ultima Sampdoria della Famiglia Garrone, con Sinisa Mihajlovic in panchina e Maxi Lopez che segna uno strepitoso goal vittoria nel Derby di ritorno ( tra l’altro i due si ritrovarono a Genova dopo l’esperienza di Catania nel 2009/2010)
La Procura FIGC non ha ancora aperto nessun fascicolo e sicuramente il fatto che non ci siano indagati tra i tesserati della Sampdoria è un buon segno. Bisognerà comunque attendere l’inizio del processo penale nei prossimi mesi per capire se la società blucerchiata e i suoi giocatori dell’epoca verranno effettivamente ritenuti estranei alla presunta combine.
In passato la Sampdoria è già stata coinvolta per responsabilitá oggettiva (ossia per fatto di uno dei propri tesserati) .
Per il Caso Guberti (Bari-Samp del 2011) subí un punto di penalizzazione e 30mila euro di ammenda. Nella seconda vicenda venne punita solo con ammenda di 50mila euro, in quanto il calciatore Bertani aveva commesso l’illecito quando non era ancora in forza al Doria.