Emil Audero è stato decisivo con la Roma, parando il secondo rigore della stagione: il portiere della Sampdoria, in ottica calciomercato, può essere la plusvalenza
Nella vittoria sulla Roma ci sono i piedi di Adrien Silva e Jakub Jankto, ma anche e soprattutto le mani di Emil Audero. Il portiere della Sampdoria sta diventando sempre più una certezza ed è stato decisivo parando il rigore di Edin Dzeko quando si era ancora sull’1-0.
Proprio del rigore ha parlato il numero uno blucerchiato. Specificando come, dietro parate così ci sia un studio attento dell’avversario anche se, come nel caso di Dzeko, non si tratta del primo rigorista:
Oggi c’erano tanti assenti, lui non è tra i primi rigoristi. Ne guardiamo 4-5, studiando gli ultimi rigori calciati, confrontandoci su dove potrebbe andare la palla. È andata bene così: era un momento delicato, sono doppiamente contento.
Nome caldo in ottica mercato: ecco quanto vale Audero
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Il nome di Emil Audero nelle ultime settimane, poi, è spesso pronunciato in ottica mercato. Inter e Juventus cercano dei vice, il PSG continua a osservarlo e anche la Roma, insoddisfatta di Pau Lopez, ci sta facendo un pensierino. Bene, ora un portiere così può valere tra i 25 e i 30 milioni, considerando anche che l’Udinese per Juan Musso chiede la stessa cifra. Cifra che porterebbe circa dieci milioni di plusvalenza, dato che il valore a bilancio è di 15,7 milioni.
L’argentino ha tre anni in più di Emil (classe 1994 contro 1997) e in questa stagione ha meno parate effettuate (84 contro 114) e non ha ancora intercettato un rigore. Audero ha invece ipnotizzato due campioni come Alexis Sanchez e, per l’appunto, Dzeko.
Il numero uno di Ranieri, intanto, è molto concentrato su queste ultime quattro partite in cui rimane l’obiettivo dei 52 punti. Un risultato chiesto da Sir Claudio e che la squadra vuole raggiungere:
Noi ci siamo dati come obiettivo i 52 punti. Sappiamo che la scorsa è stata una stagione travagliata, fa piacere avere superato i punti dell’anno scorso. Il mister trasmette serenità, ci ha sempre detto che non importa sbagliare a livello tecnico: importa l’atteggiamento. Quest’anno abbiamo sbagliato davvero poco e dobbiamo essere soddisfatti.