Moviola del Club, Inter-Sampdoria: Ayroldi paga l’inesperienza. Qualche errore di troppo in una partita senza valore per le due squadre
INTER – SAMPDORIA (35a giornata – Sabato 8 Maggio 2021)
Arbitro : AYROLDI Giovanni (Sez. Molfetta)
Assistenti : RANGHETTI (Chiari) – PAGLIARDINI (Arezzo)
IV Uomo : PATERNA (Teramo)
VAR/AVAR: ORSATO (Schio) – VALERIANI (Ravenna)
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Moviola del Club, Inter-Sampdoria: Ayroldi paga l’inesperienza
Al terzo incrocio stagionale con i colori blucerchiati, dopo le sconfitte (e le prestazioni arbitrali negative) di Cagliari alla 7a giornata e di Marassi contro il Sassuolo alla 14ma, anche oggi Sampdoria ferma al palo ma quantomeno senza circostanze avverse dal punto della direzione di gara. Ciò non toglie che, in una gara sostanzialmente priva di criticità con soli 24 falli fischiati, emergono nuovamente (seppur meno evidenti rispetto alle ultime uscite) i limiti a livello di esperienza del ventinovenne fischietto “figlio d’arte” (più che comprensibili alla luce delle sole 8 precedenti direzioni nella massima serie): sintomatiche le 2 ammonizioni comminate a Tonelli ed Adien Silva (entrambe evitabili). VOTO: 5,5
PRIMO TEMPO
Dopo il calcio d’avvio affidato ai blucerchiati (oggi in tenuta bianca), dopo 4′ Samp già sott’acqua: pallone “sanguinoso” perso da Augello a centrocampo e ripartenza nerazzura con Gagliardini che finalizza battendo Audero.
A metà del primo tempo, fallo in attacco fischiato a Ramirez (ravvisata la carica su Handanovic); sulla ripartenza raddoppio dell’Inter con Sanchez (su costruzione di gioco di Gagliardini).
Al 31′ prima ammonizione del match: colpo al volto di Lautaro Martinez per la sbracciata di Tonelli (priva comunque di violenza e volontarietà di colpire l’avversario).
Quattro minuti più tardi, accorcia momentaneamente le distanze la Sampdoria. Thorsby trova Candreva in area di rigore, aggancia l’ex nerazzurro concludendo verso la porta di Handanovic che si salva come può ma con il pallone che non oltrepassa interamente la linea di porta. Positiva nella circostanza la valutazione dell’assistente Pagliardini, suffragata anche dalla “goal-line technology”.Sulla ribattuta al centro dell’area, arriva Keita (altro ex) che insacca di potenza.
La gioia dura però solo un giro di lancette perché al 37′ Sanchez incrementa nuovamente il distacco battendo nuovamente Audero.
SECONDO TEMPO
La ripresa si apre con una girandola di sostituzioni con ben 4 sostituzioni operate da Sir Claudio in casa Samp.
Al minuto 60 Pinamonti parte sul filo del fuori gioco concludendo a rete l’assist di Barella che vince il contrasto (giudicato regolare) con Bereszynski al limite dell’area.
Otto minuti più tardi (68‘), sempre al limite dell’area blucerchiata, altro episodio che parte dai piedi di Barella. Tiro diretto in porta che viene intercettato dal braccio (largo ma dovuto ad un movimento istintivo) di Adrien Silva. Ayroldi, ben posizionato dietro all’azione, ravvisa subito il contatto braccio/pallone ed assegna il calcio di punizione, comminando anche il giallo al centrocampista portoghese. Dopo un rapido consulto VAR e qualche protesta dei nerazzurri (poco consona allo spirito di fair-play e del risultato più che acquisito) il calcio di punizione viene tramutato in calcio di rigore per il punto di contatto del braccio con il pallone (già dentro l’area di rigore). Lautaro Martinez si presenta dagli 11 metri, insaccando la conclusione alle spalle di Audero e scrivendo, sostanzialmente, i titoli di coda sulla “passerella scudetto” del Meazza.