Serie A, Commissioni procuratori: in 6 anni oltre 900 milioni. L’inchiesta di Affari&Finanza svela i numeri complessivi versati agli agenti dei calciatori
Vengono additati come uno dei mali del calcio moderno, ma se vuoi portare nella tua squadra i giocatori giusti devi necessariamente avere a che fare con loro: i procuratori sportivi.
Raiola, Mendes, Pastorello…ma non solo. Il sistema calcio italiano ha pagato una cifra vicina al miliardo di euro in sei anni.
La ricostruzione fatta da Affari&Finanza, inserto economico del quotidiano Repubblica, deve invitare alla riflessione.
Serie A, commissioni ai procuratori: oltre 900 milioni in sei anni
Le big hanno pagato una buona fetta di questi 913 milioni complessivi: la Juventus con 190 milioni (la maggior parte all’agente di CR7, Jorge Mendes) è la prima per distacco, seguita da Inter (107 milioni) e Roma (103 milioni). Quarto il Milan, a quota 94 milioni di euro. Tra i club di prima fascia in contro tendenza l’Atalanta (36 milioni), tanti quanto la Sampdoria e il Torino. Il Napoli si aggira attorno ai 53 milioni, mentre Lotito con la Lazio è decisamente il più oculato: solo 16 milioni in commissioni.
La classifica procuratori e agenti sportivi di Forbes aveva già dato un’idea di chi fossero i più ricchi. Secondo Affari&Finanza, Mendes ha incassato 85 milioni di euro, per contratti dal valore di 820 milioni, mentre Mino Raiola ne avrebbe incassati 69,6 per contratti da 696,4 milioni: il 10% netto.
Federico Pastorello, che in quest’ultimo anno ha lavorato a stretto contatto con Ferrero e la Sampdoria portando tre elementi di spicco (Keita, Candreva e Adrien Silva) ha incassaato 29,2 milioni di euro per contratti da 291,6 milioni
Un sistema da scardinare
Qualche calciatore si ribella a questo sistema, dove se hai il procuratore più importante spunti il contratto migliore e il top club.
Il “nostro” Milan Skriniar nel 2019 ha rinegoziato il contratto con l’Inter senza intermediario:”Mi fido della società” avrebbe detto per spiegare la scelta.
Già nel 2016 Carlo Ancelotti aveva dichiarato: “I procuratori sono troppo influenti, i club hanno consegnato loro il potere”. Sir Alex Ferguson, allenatore-manager del Manchester United per 27 anni sosteneva che i soldi delle provvigioni fossero “soldi mal spesi”.
Secondo Pasqualin, decano degli agenti e storico procuratore di Del Piero e Gattuso, i club e i direttori sportivi dovrebbero ampliare i loro uffici e non avvalersi di intermediari esterni.
L’agente francese Oscar Damiani ha spiegato che non avrebbe molto senso introdurre un tetto per le provvigioni come avviene ad esempio nelle leghe americane NBA e NFL: “Quelli sono sistemi chiusi. Il calcio europeo si basa invece su promozioni e retrocessioni. Servirebbe invece un accordo tra club per ridurre acquisti e ingaggi.Collide però con la logica meritocratica per cui i giocatori vanno pagati per quello che rendono”.