Ospite di In Barba a Tutto con Luca Barbareschi il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero ha raccontato la sua vita e la sua disavventura in prigione…
Poco calcio, tanta vita di Massimo Ferrero, anche le pagine più brutte, quelle che l’hanno visto rinchiuso per qualche mese in un penitenziario. Ospite dell’ultima puntata di In Barba a Tutto con Luca Barbareschi, il presidente della Sampdoria ha cominciato a parlare della fortuna.
La fortuna conta o non conta nella vita? La risposta è a modo suo.
Contano sempre le botte di culo. La fortuna per me è un ingrediente non importante, molto di più, anche nelle partite di calcio. La fortuna è essenziale. Io sono una persona molto fortuna. Ringrazio sempre qualcuno lassù che mi guarda e mi protegge…
Altra domanda di Luca Barbareschi: “Massimo tu fai tante cose senza pensarci?
Il Mondo pensa, tu pensi ma se pensi troppo però non fai le cose, non succede mai niente. Fin qui mi sono divertito molto, sono un miracolato!
Massimo Ferrero si diverte, parla liberamente. Racconta del cinema, dei suoi inizi, parla di politica. Ricorda che gli hanno proposto di fare il sindaco di Roma ma di non aver accettato. Una vita spericolata anche con qualche incidente di percorso…
Massimo Ferrero in prigione è finito in mezzo a una rivolta…
Sampdoria, Massimo Ferrero racconta la sua vita e le sue prigioni
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Luca Barbareschi vuole sapere dei suoi mesi passati in carcere, di quella vlta dove Massimo Ferrero è finito sul tetto del penitenziario, in mezzo a una rivolta.
Sono stato sei mesi in galera la prima volta, due la seconda. Io sul tetto a fare la rivolta? Sono stato uno sfigato. Lì la fortuna non mi ha aiutato. Sono arrivato nel penitenziario con la rivolta in corso e come un cretino mi sono messo anch’io a fare lo scemo e ho preso due schiaffi. Pensa che coglione. Quella volta non sono stato fortunato e manco ho pensato alle conseguenze…
Massimo Ferrero si è infuriato per la richiesta di Dazn
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Tra uno spezzone del film Ultrà con Massimo Ferrero tifoso della Roma che non riesce a partire con il treno speciale per la trasferta al Comunale di Torino e una canzone intonata fischiettando Luca Barbareschi gli fa raccontare come è andata con gli altri presidenti parlando di Dazn.
In Lega avevamo fatto una valutazione secondo sbagliata. Dazn ha proposto quello che io chiamo lo spezzatino. Un modo per poter far vedere più partite e allora io ho detto che dovevamo farci dare dei soldi in più. Tutti facevano demagogia, tutti falsoni. Gli altri presidente hanno votato per lo spezzatino io allora mi sono incazzato, ho gridato un po’, ho cercato di fare ragionare i presidenti e hanno capito che hanno fatto un errore di sbaglio. Mi sono arrabbiato perché volevo capire chi voleva regalare dei soldi a Dazn. A quel punto è venuto un presidente per cercare di calmarmi ma io gli ho risposto: ‘Queste mani vanno da sole, queste mani non mi obbediscono, te ne vai?’
La Super Lega? “Sarebbe stata la rovina per il calcio italiano. L’ho detto ad Agnelli. Non c’è Sampdoria se non c’è Juventus e viceversa.