AIA: cambio al vertice nel mondo arbitrale italiano, al posto di Roberto Rizzoli, subentra Gianluca Rocchi. I due avevano lavorato assieme nell’ultima stagione.
Cambia la dirigenza del mondo arbitrale italiano. Dopo l’elezione di Alfredo Trentalange come successore di Marcello Nicchi alla presidenza dell’AIA, ci sarà un cambio della guardia anche per quanto riguarda il ruolo del designatore della CAN. Manca solo l’ufficialità ma Roberto Rizzoli, dopo 4 anni, lascerà il posto a Gianluca Rocchi, fiorentino di 48 anni. Rocchi si è occupato, nell’ultimo periodo, di curare i rapporti con le società, soprattutto nell’ambito VAR. Una sorta di ambasciatore nei club e nei ritiri delle squadre per spiegare le nuove regole.
Rocchi e Rizzoli hanno lavorato, negli ultimi 12 mesi, fianco a fianco, in modo profittevole. Quello che si pensava era un cambio di guida soft, in cui ancora per un anno, i due sarebbero sempre stati collaboratori, per poi, l’anno venturo lasciare il tutto nelle mani di Gianluca Rocchi. Come riporta anche la Gazzetta dello Sport, non sono mancare le tensioni fra AIA e Figc, prima della decisione. La volontà è quella di inserire un volto nuovo e liberarsi della figura di Rizzoli, con il quale non sarebbe arrivo l’ok del presidente Gravina.
AIA: il nuovo designatore Rocchi ha un curriculum eccellente
AIA: cambio al vertice, al posto di Rizzoli, arriva Rocchi
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Gianluca Rocchi sarà quindi il nuovo designatore degli arbitri in una stagione che si preannuncia intensa, fatta di importanti personalità sulle panchine di A. Il livello di tensione fra AIA e Figc è stato davvero elevato, tanto da pensare ad un clamoroso strappo che poteva portare ad un commissariamento degli arbitri. Il tandem Rizzoli (designatore) e Rocchi (VAR) era il più auspicato. Ma evidentemente era troppo forte la necessità di rinnovare un ciclo. Il curriculum di Rocchi non ha niente da invidiare a nessuno. Secondo nella classifica per gare dirette in serie A (263), è molto stimato all’estero sia dalla Fifa che dalla Uefa.
Roberto Rizzoli ha svolto un ottimo lavoro negli ultimi quattro anni, soprattutto in un periodo delicato come quello dell’inserimento della VAR. Non mancano per lui richieste sia a livello di organizzazioni internazionali arbitrali, sia come presenza per le nuove realtà televisive e digitali che parlano di calcio.