Dalle certezze di Marco Giampaolo, alla confusione di Eusebio Di Francesco fino all’arrivo di Claudio Ranieri: da inizio campionato la Sampdoria ha confermato la propria formazione titolare in una sola occasione.
‘Squadra che vince non si cambia mai’. Forse per questo prima Di Francesco e Ranieri poi hanno continuato a cambiare formazione alla ricerca di undici vincente. Un undici codizionato dal mercato estivo ma anche dai numerosi infortuni che non hanno di certo aiutato a trovare una formazione tipo definitiva.
In queste prime 17 giornate di campionato solo una volta è accaduto che fosse riconfermato l’undici titolare rispetto alla partita precedente: con il Parma è stata l’unica occasione in cui Ranieri ha schierato la stessa formazione che aveva giocato anche nella trasferta di Cagliari sette giorni prima. Insomma 16 formazioni diverse in diciassette gare disputate.
Un dato che rende la Sampdoria la squadra di Serie A che ha effettuato più cambiamenti nel corso della stagione.
Ma per alcuni calciatori blucerchiati queste dinamiche non hanno influenzato il loro minutaggio. Tolto Audero che ha sempre giocato, il calciatore più utilizzato in questa prima parte di stagione è stato Nicola Murru, che ha saltato solo 14 minuti in tutto il campionato (praticamente solo i minuti finali contro la Juve in cui è dovuto uscire per infortunio). A seguire, con un ampio margine di distacco, c’è Omar Colley che ha giocato 1350 minuti complessivi sui 1530 a disposizione.
Dati che fanno capire come l’unico reparto, in cui sia Difra che specialmente Ranieri hanno cercato di cambiare di meno è la difesa. Tutt’altro discorso per il centrocampo e l’attacco. Albin Ekdal è il terzo calciatore più utilizzato con 1239′ giocati fin qui. Le sue assenze però non sono dovute a scelte tecniche ma sempre e solo a problemi fisici.
Tra i giocatori più presenti nelle formazioni titolari c’è sicuramente capitan Fabio Quagliarella finito in panchina però con Fiorentina, Spal e Juventus. Quasi impietoso il dato sui due giocatori che hanno fatto maggiormente la differenza nelle ultime settimane: per il cannoniere Manolo Gabbiadini sono oltre 850 i minuti lontano dal campo, mentre Gaston Ramirez paga per lo più le diverse partite non disputate durante la gestione Di Francesco, anche se con Ranieri solo dalla partita col Lecce ha iniziato a giocare con più continuità (10 presenze per 581′). Un buon proposito per il 2020 sarà quello di metterli sempre in campo senza pensarci due volte…
Con l’anno nuovo, per il bene della Sampdoria, sarà il caso di puntare su un dodici-tredici giocatori e cercare di raggiungere il prima possibile la salvezza…