Andrea Conti ormai è in uscita dal progetto del Milan, ma per la Sampdoria ci sono alcuni ostacoli a frenare il trasferimento. I dettagli.
La Sampdoria comincia piano piano a porre le basi della sua futura squadra e sul mercato le trattative entrano nel vivo. Nello specifico i blucerchiati sono sempre sulle tracce di Andrea Conti, il terzino del Milan che Roberto D’Aversa ha allenato e apprezzato a Parma nella scorsa stagione. Per quanto riguarda Conti, infatti, ci sono novità. Positive e negative.
Innanzitutto, nell’ultima amichevole che i rossoneri di Stefano Pioli hanno vinto 6-0 contro la Pro Sesto, Conti non ha particolarmente brillato, nonostante il livello inferiore dell’avversario. Questo avrebbe spinto ancora di più la dirigenza del Milan a propendere per una cessione del terzino classe 1994. E fin qui tutto bene per la Sampdoria.
Anche perché i principali concorrenti sulle tracce di Conti, ovvero i cugini del Genoa, hanno da poco ufficializzato l’ingaggio di Stefano Sabelli (ex obiettivo della Sampdoria) nello stesso ruolo del giocatore del Milan. Ciò significa che i blucerchiati sono ormai in vantaggio su tutti per concludere l’affare.
Sampdoria, le difficoltà per Conti: nodo ingaggio e formula cessione
Calciomercato Sampdoria, cosa manca per arrivare a Conti
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Se fin qui si è parlato di buone novità, arrivano le cattive. O almeno, non così buone. Diciamo che ci si può e deve lavorare. La prima, infatti, riguarda la formula dell’eventuale trasferimento di Conti dal Milan alla Sampdoria. I rossoneri intendono sì liberarsi del cartellino del loro giocatore, ma non possono girarlo in prestito. Il contratto di Conti scade nel 2022 e, stando così le cose, i Diavoli rischierebbero di perderlo a zero. Mentre, per evitare una minusvalenza, la dirigenza del Milan deve chiedere almeno cinque milioni di euro ad ogni pretendente.
Difficile trovare una società che spenda 5 milioni per un giocatore da rilanciare e così martoriato dagli infortuni. Tanto più che la Sampdoria intende muoversi sempre in modo cauto e accorto con le cifre da sborsare. Ecco perché la trattativa frena ed ecco perché anche l’ingaggio di Conti è una nota un po’ dolente della questione. Il difensore italiano percepisce a Milano più di due milioni di euro netti a stagione, decisamente troppi per i blucerchiati. Ma se in questo caso il giocatore, pur di ottenere la chance di un riscatto, potrebbe diminuirsi l’ingaggio spontaneamente, resta sempre il Milan da convincere. E non sarà facile.