Sampdoria sconfitta dalla Juventus, D’Aversa attribuisce la colpa alle imprecisioni tecniche, alle disattenzioni e al poco senso del pericolo della squadra. Le parole del mister.
Finisce 3-2 la partita dell’Allianz Stadium tra Juventus e Sampdoria. Ai blucerchiati non bastano le reti di Maya Yoshida (secondo centro in campionato) e di Antonio Candreva per portarsi a casa un punto da Torino. Seconda sconfitta in quattro giorni per la squadra di Roberto D’Aversa, con sette reti subite in due gare consecutive.
Ed è lo stesso D’Aversa a puntare il dito contro alcune imprecisioni difensive della sua Sampdoria, che ha concesso troppo alla Juventus e quasi si è fatta goal da sola:
Più che timorosi siamo stati imprecisi. Siamo partiti come al solito alti e aggressivi ma abbiamo gestito la palla in un modo impreciso e abbiamo subito troppe ripartenze. E quando concedi campo a giocatori di gamba come i loro terzini ed esterni poi è inevitabile subire. L’imprecisione non era tattica quanto più tecnica. Troppe sviste, i tre gol sono un rigore e due occasioni in cui ci siamo fatti goal da soli.
E a proposito dei goal che la Sampdoria ha subito per suoi errori in uscita, D’Aversa sottolinea come, a volte, la sua squadra non abbia il “senso del pericolo”:
Non abbiamo il senso del percolo ancora, sul terzo goal abbiamo fatto un errore simile a quello del primo con una palla in uscita e alcune situazioni in serie a non te le puoi permettere, dobbiamo imparare a spazzare la palla, liberare l’area e non essere soggetti a certi errori
Juventus-Sampdoria, troppi contropiedi subiti? Per D’Aversa non c’entra il modulo
La Sampdoria si fa goal da sola. L’analisi di D’Aversa
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La Sampdoria ha un gioco molto offensivo e spregiudicato, che qualche volta la fa scoprire troppo in occasione dei contropiede altrui. Ma D’Aversa, dopo la sfida alla Juventus, insiste sul concentrarsi su errori di tipo tecnico, anche perché il modulo, nella sfida dello Stadium, era più difensivo delle altre partite:
Accorgimento in copertura? Ho messo un difensore sull’esterno come Depaoli, ma non abbiamo comunque mai subito un tale numero di ripartenze come oggi. Quindi anche il modulo con due punte non ci avrebbe dovuto sbilanciare troppo, perché all’inizio c’era un difensore in più sull’esterno al posto di Damsgaard. Il problema sono state imprecisioni tecniche, tutto qui.