Gli Ultras blucerchiati difendono la libertà del tifo e vanno avanti con la loro protesta: tra caro biglietti e normative troppo severe, ecco il pensiero dei tifosi organizzati della Sampdoria.
Tornano a parlare gli Ultras della Sampdoria, e lo fanno ancora con la fermezza che hanno avuto finora nel portare avanti la loro presa di posizione. Alla trasmissione Dodicesimo in campo, in onda sull’emittente bergamasca Seila Tv, i tifosi organizzati hanno parlato della riapertura degli stadi, toccando svariati punti correlati all’argomento e cercando di ribadire (anche per i più critici) le ragioni della loro protesta.
Si parte da un fatto: c’è la riapertura al 75%, presto si pensa di tornare alla capienza massima. Passo avanti? Per gli Ultras della Sampdoria sì, ma non c’è ancora soddisfazione.
Il 75% è un passo avanti ma non è ancora quel 100% che noi aspettiamo per tornare allo stadio. La domanda sarà: quando apriranno al 100% saremo liberi a tornare nei nostri settori a fare il tifo come facevamo prima? Oltre al regolamento d’uso d’impianto nel frattempo hanno inserito ad integrazione delle regole che possiamo chiamare “covid”, tra le quali il non poter far entrare bandiere, striscioni, stare seduti, l’obbligo di seguire le indicazioni degli steward. Lo stesso regolamento d’uso d’impianto prevede tutta una serie di limitazioni che vanno in contrasto con il nostro modo di interpretare il tifo, di stare in Gradinata
Il ritorno al Ferraris è un forte desiderio anche per gli Ultras, però non a queste condizioni. Ed è qui che poi si inserisce la loro richiesta di una Safe standing zone, già in uso negli stadi di altri top campionati d’Europa ma in Italia solo in rarissimi casi sporadici come quello di Avellino. Si tratta di una zona specifica dello stadio in cui il tifo è libero, divincolato dalle troppe regole che affliggono in particolare il calcio italiano. E il tifo organizzato della Sampdoria vuole tornare ad essere com’era prima:
Noi vogliamo tornare allo stadio. Tra tessera del tifoso, Covid e discorso 25-50-75% per noi è stato più il tempo fuori che dentro. Vogliamo tornare ma vogliamo farlo come sappiamo essere noi: gli Ultras, i tifosi della Sampdoria, in tutto e per tutto
Sampdoria, gli Ultras contro il rincaro dei biglietti: “Siamo una grande famiglia”. Tifosi contrari alla protesta? Ecco la risposta
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Oltre a ciò, la protesta degli Ultras sampdoriani si estende anche ad un altro ambito: quello dei prezzi dei biglietti. Senza più abbonamenti il fatto che ci siano stati rincari è lampante e i tifosi della Sampdoria denunciano un’ipocrisia di fondo in chi vorrebbe il calcio in mano ai tifosi ma fa di tutto per renderlo meno popolare:
Ci siamo inoltre accorti che in Italia hanno alzato i prezzi. Dopo aver ascoltato tante belle parole nel voler riportare le famiglie allo stadio, abbiamo letto di biglietti a 45-50-60€. E’ questa la direzione che stanno prendendo? Anche questo non va bene, servono prezzi popolari, sedersi ad un tavolo e parlarne con le società e con i tifosi. Bisogna rimettere al centro i tifosi
A ciò si aggiunge il sentimento dei tifosi della Sampdoria, che per gli Ultras in particolare sono una vera “Grande famiglia“:
Per noi non esistono Sampdoriani di serie A o di serie B, esistono solo i Sampdoriani, quindi una grande famiglia. Finchè non ci sarà la riapertura al 100% non ce la sentiamo di lasciare indietro nessuno. Come si può pretendere di arrivare davanti ai tornelli e lasciare fuori un fratello che fino a dieci minuti prima era con te a bere una birra fuori dallo stadio, o chi da dieci anni è venuto in trasferta con te?
E ancora in riferimento alla loro protesta, gli Ultras hanno analizzato (sempre a Seila Tv) la reazione duplice che hanno riscontrato nei tifosi non organizzati della Sampdoria. Da un lato l’aspetto positivo della reazione della piazza blucerchiata:
Questa è una nostra scelta, non la imponiamo a nessuno, ognuno è libero di fare ciò che è più consono. Non obblighiamo nessuno a seguire la nostra linea, siamo orgogliosi di essere la tifoseria con meno persone allo stadio, ci rende contenti perchè significa abbiamo il seguito di tanti Sampdoriani.
Dall’altro le critiche ricevute:
Allo stesso tempo però ci dà un po’ fastidio il fatto di essere accusati da altri Sampdoriani dicendo che non seguiamo la Sampdoria lasciandola sola e in balìa delle tifoserie ospiti. Non c’è nessun problema se alcuni Sampdoriani entrano allo stadio, non obblighiamo nessuno, chiediamo solo due cose: portare avanti la nostra ideologia di non portare striscioni che va avanti da quindici anni e che nessuno si metta in balaustra per dirigere il tifo, i cori. Nessun problema per chi entra sventola, grida e canta a squarcia gola, possono farlo