D’Aversa mette in campo la linea verde: la Sampdoria delle ultime giornate sta scoprendo i suoi giovani e comincia a pensare al futuro.
Dopo le prime giornate di campionato, tra le tante domande che ci si poneva riguardo la Sampdoria ce n’era una che scaturiva da un dato: 27,1 anni di età media. Unito alle presenze in campo di ultra trentenni come Fabio Quagliarella, Francesco Caputo o Antonio Candreva, l’interrogativo era: ma dov’è finita la Samp dei giovani? Quella che non aveva paura di lanciare giocatori emergenti e che rimediava ricche plusvalenze dopo averli valorizzati?
Sembra che, con il passare delle giornate di Serie A, D’Aversa stia lentamente invertendo la tendenza. Ad inizio stagione il solo Mikkel Damsgaard (unica possibile giovane plusvalenza dell’estate per Massimo Ferrero) ha guadagnato un minutaggio consistente e continuo, prima del recente infortunio. Ma, vuoi per fiducia o vuoi per necessità superiori, la Sampdoria sta piano piano gettando nella mischia nuove leve.
Ad esempio è lampante il caso di Kristoffer Askildsen, decisamente più protagonista quest’anno con D’Aversa. La scorsa stagione, con la guida di Ranieri, il norvegese aveva rimediato appena 6 presenze, per un totale di appena 91 minuti. Dopo nove giornate, nella Sampdoria 2021/2022, le apparizioni sono già 8 e i minuti 268, frutto anche di due titolarità contro Spezia e Cagliari.
Sampdoria, Dragusin e Chabot bene con lo Spezia: D’Aversa darà loro più spazio?
Sampdoria, largo ai giovani: la scommessa di D’Aversa
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Può starci che la scelta di schierare Askildsen negli undici iniziali sia dovuta anche ad assenze come quella di Albin Ekdal, Damsgaard e ad un Valerio Verre non al meglio. Ma resta comunque innegabile che D’Aversa nutra fiducia in lui e questo è molto importante per un giovane a cui serve spazio per accumulare esperienza.
Allo stesso modo, dopo l’infortunio di Verre contro lo Spezia, ha avuto spazio finalmente anche Radu Dragusin. Nella partita dei sette difensori schierati da D’Aversa, il rumeno classe 2002 ha avuto modo di mettersi in mostra, riuscendo a fare una bella figura come laterale basso di destra. Di lui si pensava che fosse un oggetto misterioso: arrivato alla Sampdoria in prestito dalla Juventus, non ha messo piede in campo nelle prime otto giornate.
Ma contro lo Spezia Dragusin ha potuto riscattarsi e prenotare un posto da titolare per Sampdoria-Atalanta, dove Bartosz Bereszynski sarà assente per squalifica. E con la Dea potrebbe arrivare il turno pure per Julian Chabot, classe 1998 che contro gli spezzini ha fatto allo stesso modo una buona figura. Il tedesco non è proprio una novità, in blucerchiato e anche a La Spezia l’hanno già visto all’opera. Ma con un Omar Colley ancora non al meglio, può avere la chance di scalzare la coppia di centrali titolarissima per D’Aversa.
L’impressione è che l’allenatore blucerchiato nei giovani ci creda. Anche Riccardo Ciervo ha già esordito alla Sampdoria, nel finale di quel Sampdoria-Napoli che ormai non aveva più nulla da dire. Si attende ancora il debutto in Serie A di Simone Trimboli, anche lui 2002 come Mohamed Ihattaren, atteso più che altro a Bogliasco prima ancora che al Ferraris. Tutti nuovi arrivati che, piano piano, dovranno ritagliarsi un posto in squadra. Ma col tempo e con il duro lavoro D’Aversa sembra voler dare spazio a tutti, facendo largo ai giovani che scalpitano.