Albin Ekdal ha vissuto un inizio di stagione difficile, con diversi problemi fisici: il centrocampista della Sampdoria, però, è pronto per dare ils uo contributo
L’avvio di stagione di Albin Ekdal non è stato dei più fortunati. Il centrocampista svedese ha dovuto avere a che fare con diversi problemi fisici che non lo hanno fatto rendere al meglio. Ora, però, il peggio sembra alle spalle come dimostrano anche i 54 minuti disputati contro il Torino.
A Repubblica, il centrocampista di Roberto D’Aversa, tranquillizza sulle sue condizioni e pensa a fare bene già contro il Bologna. Una partita da vincere assolutamente, anche se per Ekdal quella della Sampdoria non si può chiamare crisi:
Quest’anno ho avuto molto problemi, non sono mai stato al massimo, ora spero di aver risolto tutto. Mi sento pronto, sotto questo aspetto il ritiro mi è servito. Sono concentrato per fare bene, voglio tornare ad essere un giocatore importante per la Samp. Non siamo in crisi, ma viviamo un momento difficile e possiamo dare molto di più.
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Albin Ekdal è consapevole della forza della Sampdoria. Sa che la squadra può ripetere il piazzamento dello scorso anno con Claudio Ranieri, quando concluse nona dietro le sette grandi e il Sassuolo di De Zerbi:
Non siamo da Europa, ma nemmeno da ultimi posti. La nostra dimensione è il nono, decimo posto. Il risultato conseguito con Ranieri e che dobbiamo ripetere con D’Aversa.
Lo spogliatoio, così come dimostrato anche dalle dichiarazioni di Quagliarella, è con D’Aversa. Lo afferma anche Ekdal che si concentra, poi, sui troppi goal subiti. Aspetto sul quale la Sampdoria ha lavorato molto in ritiro:
Credo che D’Aversa non abbia colpe e comunque una cosa la posso garantire: il gruppo è unito e con il mister non ci sono problemi. I goal subiti? Siamo disattenti, spesso abbiamo sbagliato l’approccio ad una gara. In ritiro abbiamo lavorato molto su questo, occorre più attenzione, più cattiveria. Bisogna svegliarsi. Basta con gli errori stupidi.
Ekdal, poi, ha parlato anche dell’assenza dei tifosi, una costante di queste prime giornate di campionato:
Io non conosco i motivi della protesta degli ultrà, non entro nel merito. Però qualcuno in gradinata ci sarà, e noi dovremo dare il massimo per chi c’è e per chi non c’è.