Obiettivo centrato: 19 punti al giro di boa, vittoria negli scontri diretti con Genoa, Brescia, Spal e Udinese. Che cosa avremmo potuto chiedere di più? Tanto, è questo il punto. Il Brescia si è rivelato davvero poca cosa, ma se andiamo ad analizzare la Sampdoria del 2020 quello che più salta all’occhio, oltre ai risultati, è l’atteggiamento. Finalmente una squadra che non ha paura, che non parte battuta, i cui giocatori non hanno timore delle responsabilità, che si tratti del Milan di Ibrahimovic o del Brescia di Balotelli. Ranieri ha centrato il suo primo obiettivo: trasmettere tranquillità ai ragazzi, far tornare la Sampdoria a giocare serenamente, ancora prima che in modo semplice. Ed è qui che nascono i rimpianti.
Da quando è arrivato Sir Claudio, la Sampdoria viaggia alla media di 1,33 punti a partita. Media che, se applicata all’intero girone di andata, oggi vedrebbe la squadra a 25 punti: sopra il Napoli, alla pari di Parma, Hellas e Milan, a giocarsela per un posto da outsider in Europa League. Una bella differenza rispetto ad adesso. In proiezione futura, quindi, la Sampdoria potrebbe arrivare a chiudere il campionato a 44/45 punti, ma allo stato attuale le variabili da tenere in considerazione sono troppe.
A cominciare da Quagliarella, che finalmente ha ritrovato il gol su azione, passando per Thorsby e Chabot, con il primo ormai motorino instancabile e imprescindibile e il secondo che sta sempre più prendendo confidenza con il campo e la Serie A. Quindi Linetty, il cui ritorno in pianta stabile ha ricordato a tutti quanto questa Sampdoria abbia davvero bisogno di lui in mezzo al campo.
E ancora Jankto e Caprari, che se d’ora in avanti dovessero giocare ogni partita con lo stesso spirito di ieri, si rivelerebbero i migliori acquisti possibili. Come detto a più riprese c’è davvero bisogno di tutti, compreso chi era stato escluso dal progetto inizialmente come Vasco Regini. E concedetemelo un elogio particolare a questo ragazzo, troppo spesso bistrattato, che per la professionalità mostrata meriterebbe sempre la maglia da titolare. Dopo mesi di panchina e tribuna si è fatto trovare pronto in una gara psicologicamente difficilissima: grazie Vasco.
La campagna acquisti della Sampdoria di fatto è cominciata a ottobre, con l’ingaggio di Claudio Ranieri, il normal One, che con la sua pacatezza è riuscito a portare serenità in un ambiente troppo distratto e destabilizzato. Ora testa alla Lazio, schiacciasassi alla decima vittoria consecutiva, unica squadra capace di fermare per ben due volte la Juventus, con Immobile sempre più lanciato verso la Scarpa D’Oro. Dopo lo sgambetto al Milan, sarebbe bello ripetersi a Roma, dove non vinciamo dal 23 gennaio 2005. Prima o poi anche loro si dovranno fermare, non credete?