Massimo Ferrero, ancora in arresto, è accusato di aver usato parte dei finanziamenti dati alla Sampdoria per coprire alcune transazioni delle società fallite
Continuano le accuse pesanti ai danni di Massimo Ferrero. Secondo la Guardia di Finanza, infatti, il presidente dimissionario della Sampdoria avrebbe sottratto al club una parte dei finanziamenti speciali ottenuti durante la pandemia. Questa accusa segue quella di aver attinto, prima, un totale di nove milioni sempre dalla Sampdoria.
Ferrero avrebbe utilizzato circa 250.000 euro dei 25 milioni incamerati dalla Sampdoria come “fondo Sace” per altre aziende del suo gruppo. Secondo quanto riporta il Secolo, infatti, l’accusa, contenuta in un’informativa del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Cosenza, è quella di avere usato quei soldi per pagare accordi transativi di altre aziende. Coinvolte poi nei fallimenti.
Arresto Ferrero, l’accusa: soldi presi dalla Sampdoria
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Secondo gli inquirenti, la vicenda risale al periodo tra fine novembre e inizio dicembre 2020. Lì una parte del finanziamento garantito dallo Stato alla Sampdoria, venne usato per i fallimenti di “Blu Cinematografica” e “Blu Line srl”. Ferrero aveva, sempre per le indagini, l’esigenza di trovare in fretta i soldi per pagare due accordi transitivi prossimi alla scadenza. I 250.000 euro sono stati quindi spostati in un’operazione che ha poi portato al fallimento delle società.
Nelle indagini, poi, si considera anche un’e-mail in cui si discute delle crisi delle due società ed si allega una copia del contratto di finanziamento fatto alla Sampdoria. Non si evidenzia, però, nessun collegamento diretto. Nel corso di un’intercettazione, però, tra Ferrero e Andrea Diamanti risulta che la somma di denaro sia giunta proprio dalla Sampdoria:
Sono stati fatti, non devi sentì nessuno, devi soltanto fare quel…
Sì… voi li avete fatti dalla Samp alla SportSpettacolo srl
SÏ ma poi da lì toccava, da lì…mandà sotto, sopra, è tutto regolare…