Arresto Ferrero e indagini sui prestiti Covid: cosa rischia la Sampdoria. Proviamo a ricostruire i rischi potenziali derivanti dal possibile coinvolgimento del club blucerchiato nell’indagine della procura di Paola.
La procura di Paola, dopo l’arresto di Massimo Ferrero, starebbe continuando ad indagare sui complessi rapporti tra le società della galassia della famiglia del VIperetta. (Arresto Ferrero, sottratti alla Sampdoria i soldi del Covid. L’accusa; Arresto Ferrero, Sampdoria coinvolta: cessione lontana?)
In particolare avrebbe puntato i riflettori sui una parte dei prestiti garantiti dallo Stato tramite SACE, erogati come misura di sostegno al Covid. E cha sarebbero finiti dalla Sampdoria ad due società calabresi riconducibili a Massimo Ferrero. Abbiamo provato a ricostruire il quadro relativo a queste misure per capire i potenziali riflessi sulla Sampdoria e dunque anche sulla possibile cessione.
Arresto Ferrero e indagini sui prestiti Covid: cosa rischia la Sampdoria
L’Unità di Informazione Finanziaria, ossia l’ unità di intelligence finanziaria italiana istituita presso la Banca d’Italia, aveva messo in guardia già ad aprile 2020 dai potenziali utilizzi illeciti delle misure di sostegno alla liquidità delle imprese, e in particolare dei prestiti garantiti dallo Stato. In un documento si legge chiaramente:
Con riferimento alla fase di utilizzo delle sovvenzioni occorre prestare attenzione alla destinazione dei flussi finanziari, specie se accompagnati da un vincolo di scopo, poiché potrebbero rintracciarsi sospetti di malversazioni a danno dello Stato e attività distrattive collegate anche a reati societari e fallimentari. In tale ambito, vanno valorizzate le procedure per il controllo dei flussi finanziari verso Paesi che presentano elevati rischi di riciclaggio.
Sembrerebbe proprio lo scenario prospettato dalla Guardia di Finanza alla Procura di Paola: prestiti garantiti SACE erogati alla Sampdoria e finiti in due transazioni volte a scongiurare il reato di bancarotta fraudolenta per cui è indagato Massimo Ferrero.
La pronuncia della Cassazione: non è malversazione, ma salta il mutuo?
Nel giugno 2021, con sentenza n. 22119-21, la Corte di Cassazione ha escluso che l’utilizzo dei prestiti garantiti dallo Stato tramite SACE per finalità diversa da quelle previste possa costituire il reato di malversazione ai danni dello stato (art. 316 bis codice penale).

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Dunque secondo la Suprema corte non ci potrebbe essere una conseguenza penale se un soggetto spendesse i prestiti garantiti da SACE per finalità diverse da quelle previste Però ovviamente la garanzia statale salterebbe e di conseguenza la banca che ha erogato il prestito potrebbe chiederlo indietro recedendo il contratto.
Di contro, la condotta di sviamento delle somme erogate dalla finalità legale cui le stesse sono destinate, ove non accompagnata dall’inadempimento dell’obbligo di restituzione delle somme erogate, non può comportare l’attivazione della garanzia pubblica.
Tale “distrazione” delle somme dalla finalità di interesse generale per cui sono state erogate è destinata, tuttavia, a rilevare nell’ambito del rapporto principale di mutuo.
Dunque, se venisse accertato che i prestiti SACE sono stati distratte dalla Sampdoria per chiudere le transazioni con i curatori fallimentari delle società calabresi del Viperetta “Blu Line” e “Blu Cinematografica” il rischio potrebbe essere quello di vedersi revocata la garanzia statale e il conseguente finanziamento che dovrebbe essere restituito a stretto giro.
Il falso ideologico
Anche se non fosse configurabile altra ipotesi di reato (la già citata malversazione) andrebbero comunque valutate le autocertificazioni prodotte dalla Sampdoria in sede di richiesta del finanziamento garantito SACE. Si tratta dei documenti con cui il legale rappresentante del soggetto che chiede il finanziamento garantito dichiara sotto la propria responsabilità che destinerà il finanziamento alle finalità previste dalle legge, tra cui figurano il pagamento di stipendi, i canoni di locazione e il pagamento di finanziamenti contratti precedentemente.
Se venisse accertato che per accedere al finanziamento garantito sono state prodotte per conto della Sampdoria false dichiarazioni si potrebbe comunque configurare in capo al soggetto che ha redatto la falsa dichiarazione il reato di cui all’art. 483 del codice penale (falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico)
I rischi per la Sampdoria
Come società il club blucerchiato potrebbe essere tirato in ballo ex legge 231/2001 (responsabilità amministrativa delle società) e in ambito di giustizia sportiva per responsabilità oggettiva.
Il primo aspetto dovrebbe essere scongiurato. La malversazione, ove fosse applicabile (ma abbiamo visto che per la Cassazione non lo è) sarebbe si un reato presupposto per l’applicazione della legge 231/2001, ma dovrebbe essere commessa a favore della Sampdoria. E sarebbe complesso dimostrarlo in questo caso. In ogni caso al club blucerchiato resterebbe in mano la carta dell'”esimente”, dimostrando che il proprio sistema di controllo interno è efficace ma è stato aggirato dagli autori del reato.
Quanto alla responsabilità oggettiva, sancita dall’art. 6 commi 1 e 2 del codice di giustizia sportiva della FIGC, la Sampdoria risponde disciplinarmente dell’operato di chi la rappresenta, dei suoi dirigenti e tesserati, e anche dei suoi soci e non soci “cui è riconducibile, direttamente o indirettamente, il controllo delle società”, nonchè “alle persone comunque addette a servizi delle società stesse e a coloro che svolgono qualsiasi attività all’interno o nell’interesse di una società o comunque rilevanti per l’ordinamento federale”.
Conclusioni: e la cessione?
Come avevamo anticipato nella nostra intervista esclusiva al Dott. Sorace e come confermato da Renzo Parodi e da Gianluca Vidal, il possibile coinvolgimento della Sampdoria nelle indagini della Procura di Paola sta rallentando le attività legate alla possibile cessione. I potenziali acquirenti vogliono capire quali sviluppi possono esserci e ponderare con attenzione tutti i rischi penali e gli eventuali risvolti di giustizia sportiva.