Fa ancora discutere la bandiera rossoblù issata sullo scoglio davanti a Boccadasse. Dopo l’intervento di Bosotin, storico capo ultras blucerchiato, la polemica non si placa, anzi… E’ intervenuto “in tackle scivolato” anche il comico (ed ex avvocato) genoano Enrique Balbontin…
Ecco la risposta di Balbotin a Bosotin, definito “il Masaniello di Bogliasco”.
“La bandiera del Genoa è lì dal 1972, su uno scoglio dove non rompe il belino a nessuno. Io una volta ho visto una bandiera blucerchiata sventolare tra i gabbiani a Scarpino e non ho avuto nulla da eccepire. Mettete pure una bandiera sulla Lanterna tanto c’è già la Croce di San Giorgio che ci identifica quale squadra della città, come da terza maglia. Non vorrei sembrare pignolo ma il posto giusto dove collocare la vs bandiera è lì vicino, la Torre Cantore.
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Ma perchè invece di menarlo inutilmente sulla bandiera, Bosotin non va da un avvocato per i cori sulle vittime del Morandi dei tifosi milanisti? Questa sarebbe una battaglia in cui saremmo tutti uniti.
Ma siccome gli è più caro andare per avvocati che mangiare ravioli, solleva la questione della bandiera di Boccadasse dinnanzi ad un Tribunale, tanto di processi inutili in Italia se ne fanno pochi.
Se vuoi vedere i tuoi colori quando mangi vai in via Buranello. Da quando in qua la Sampdoria ha mai rappresentato Genova? Il mondo (e anche Genova) è grande. Ci stiamo tutti belli sereni se usiamo il cervello. Anche sullo scoglio di Quarto ci stiamo tutti, a sfottterci, a menarcelo allegramente mentre mangiamo o beviamo, bandiera o non bandiera, come è sempre stato.
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Concludo ricordando a Bosotin che, viste le molteplici soddisfazioni che nostro malgrado gli stiamo regalando da anni, dovrebbe essere meno ingrato ed intollerante nei nostri confronti ma, dopo le sue parole, sorge spontanea una domanda: Bosotin, ma non ce l’hai una vita?”