Sampdoria, Parodi: folle perdere Adrien Silva, Lanna prenda il comando, intanto Banca Ifis apre la borsa…Il giornalista genovese fa il punto della situazione
Renzo Parodi, già firma del Secolo XIX, torna a parlare di Sampdoria sul suo profilo Facebook. Lo fa scagliandosi con durezza contro la gestione del caso Adrien Silva (UFFICIALE, Adrien Silva non è più un giocatore della Sampdoria)
L’immediato addio di Adrien Silva alla Sampdoria, con rescissione del contratto e rinuncia da parte del calciatore a tre mensilità dello stipendio (alla grossa un mezzo milione di euro), è un terremoto che rischia di mandare all’aria il lavoro, appena avviato, del nuovo cda. Il povero D’Aversa, informato da Faggiano della novità, si è messo le mani nei capelli. Con Ekdal semiacciacato e costretto a giocare,e il solo Thorsby sano e arruolabile, il tecnico farà fatica a comporre il reparto di centrocampo: Askildsen è squalificato e Vieria resta indisponibile. La società ha ceduto ai desideri di Silva, un calciatore sotto contratto, senza imporgli, perlomeno, di attendere che fosse disponibile un valido sostituto di ruolo. Pessimo segnale.
Sampdoria, Parodi: folle perdere Adrien Silva, Lanna prenda il comando,
Secondo Parodi la responsabilità sulla mala gestione della partenza di Adrien Silva è da attribuire al DS Faggiano. Ma denota comunque un vuoto di potere all’interno del club blucerchiato, cui il nuovo CDA e il presidente Marco Lanna non hanno ancora posto rimedio.
Chi ha dato via libera, fin da Natale, a Silva per trasferirsi all’Al Wahda, negli Emirati e firmare un triennale a due milioni di euro a stagione? Il ds Faggiano. Che pensava di sostituirlo con lo svizzero Aebischer, purtroppo messo ko da un lungo infortunio.
E adesso? Il minimo che si può dire è che si naviga a vista in un inopinato vuoto di potere. Il cda si riunirà il 5 gennaio (perché non subito, domani?) per distribuire le deleghe e impostare il programma che prevede sul fronte sportivo il conseguimento della salvezza, tralasciando gli insensati sogni di gloria del fu Ferrero.
Se lo mettano bene in testa i calciatori prima di tutti. Si lotta per salvarsi. E’ il minimo e il massimo e risultato conseguibile in questa annata travagliata. E se lo mettano in testa anche i tifosi che sono attesi al Ferraris in buon numero. Il loro appoggio contro il Cagliari sarà fondamentale.
Urge che la società si dia una fisionomia operativa precisa e indiscussa. Il mercato di gennaio si è appena aperto e già si notano delle crepe.
Faggiano e Osti di nuovo fianco a fianco? La soluzione non convince
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Dal punto di vista operativo bisognerà chiarire presto quali siano gli ambiti di intervento sul mercato del DS Faggiano, e del rientrante Carlo Osti e di chi è tornato dopo un anno di assenza: l’avvocato Antonio Romei
Faggiano resta direttore sportivo, anche dopo il ritorno, sicuro, di Carlo Osti nei panni di responsabile dell’area tecnica? Non mi piace questa soluzione bicefala che aveva dato pessimi risultati. La catena di comando deve essere chiara e nessuno deve metterla in dubbio. il presidente si chiama Marco Lanna e l’ultima parola su qualunque questione, tecnica e amministrativa, spetta a lui. Sul fronte sportivo, allenatore a parte, Carlo Osti e Antonio Romei saranno gli uomini incaricati di fare il mercato. La permanenza di Faggiano che ha già iniziato a fare di testa propria, mi sembra impraticabile. Se Faggiano vuole dare una mano, si rimetta a Lanna, Romei e Osti. Eviti colpi di testa, tipo quello di Silva. Se Lanna lo avesse avallato avrebbe commesso un errore. Prima si vende, certo. Ma a patto di avere pronto il sostituto. E il sostituto di Silva non c’è.
Banca Ifis apre la borsa grazie a Gianni Panconi
Il neo consigliere Gianni Panconi ha invece brillato per interventismo, procacciando – secondo Parodi – un prestito ponte fornito dallo sponsor di maglia Banca Ifis
Al di là dei nomi la buona notizia è che è stata intavolata una trattativa con Banca Ifis, sponsor di maglia, per un prestito ponte che dia sollievo di liquidità alle casse del club. Se ne occupa Gianni Panconi. Pagati gli stipendi di ottobre, occorre fronteggiare le rate dei mutui in scadenza. Fortunatamente nella legge di bilancio si è previsto lo slittamento da gennaio ad aprile dei versamenti previdenziali e Irpef. Un bel sollievo, sarebbero stati dieci milioni da tirar fuori a breve. Insomma qualche raggio di luce filtra tra le nuvole.