Parla del Monza e dei mesi dopo la fine del suo contratto con la Sampdoria, ignorando blucerchiati, ecco cosa ha detto Gaston Ramirez
Gaston Ramirez riparte dalla Serie B, 115 partite e 14 goal dopo il suo arrivo a Genova, sponda Sampdoria. L’avventura in blucerchiato è iniziata nel 2017 e si è conclusa nel peggiore dei modi la scorsa estate.
Colpa del gioco al rialzo del suo agente, prima con Massimo Ferrero e le intenzioni del club di Corte Lambruschini di rinnovare. Poi con il Torino, interessato all’uruguaiano su richiesta di Marco Giampaolo, all’epoca tecnico granata.
Eppure nei mesi scorsi si era parlato di un possibile, clamoroso, ritorno a Genova. Città che però il giocatore non ha mai abbandonato per sua stessa ammissione. Niente da fare, l’accordo con Ferrero non è arrivato, il Viperetta infatti era ancora il presidente della Sampdoria.
Il rapporto si era incrinato, inoltre sia il calciatore che il suo agente non hanno abbassato le loro richieste, non sono venuti incontro ai blucerchiati, che sembravano invece inclini a concedere una seconda opportunità.
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Opportunità che gli ha concesso il Monza del duo Berlusconi-Galliani, 250 giorni dopo la fine del suo contratto con la Samp. L’ultima gara giocata risale allo sorso 8 maggio: Inter-Sampdoria. Poi l’allenamento, a Genova, senza squadra in attesa di un club, pensava di ricevere più proposte, invece si sono fatti vivi solo dagli Emirati Arabi e l’offerta non era nemmeno così allettante. Meglio aspettare, lo ha spiegato proprio Ramirez alla Gazzetta dello Sport.
In estate sono rimasto senza squadra per scelta mia. Non ero convinto delle possibilità che avevo, ho preferito aspettare e adesso sono felice di questa scelta. Prima di firmare mi sono allenato da solo a Genova. Sono rimasto in Italia e ho fatto un bel lavoro con un prof.
La Sampdoria però non è nei suoi pensieri e nemmeno Massimo Ferrero, né tutto quello che è capitato all’ex presidente blucerchiato. Probabilmente quello strappo davvero non si poteva ricucire, i pensieri sono tutti per il Monza, la sua nuova squadra e la nuova avventura che lo attende.
E’ un’esperienza diversa, in un club mai salito in A: una sfida che mi piace. Ho fatto sei mesi anche nella Serie B inglese con il Middlesbrough. Ho scelto la maglia numero 21 apposta, come quella volta, perché mi portò bene.